Il personale dell’ispettorato territoriale del lavoro di Cosenza ed i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro hanno eseguito numerosi controlli nei settori dell’agricoltura e dei pubblici esercizi. In agricoltura, sono state trovate due aziende con personale privo di regolare assunzione.
In particolare, in una delle due aziende è stato rinvenuto 1 lavoratore in nero su 10; peraltro, lo stesso è risultato irregolare sul territorio italiano. Al titolare dell’impresa è stata irrogata la maxi-sanzione di 4.680 euro.
Per la seconda azienda agricola, dove sono stati trovati 2 lavoratori su 3 in nero, è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale, con irrogazione della somma aggiuntiva pari a 2.500 euro, e la maxi-sanzione per lavoro sommerso e irregolare pari a 7.800 euro. Nel settore dei pubblici esercizi sono stati oggetto di verifica un bar, un’officina ed uno stabilimento di commercio all’ingrosso.
L’officina ispezionata aveva un solo lavoratore, risultato in nero; l’attività è stata pertanto sospesa. Nello stabilimento dedito al commercio all’ingrosso è stato rinvenuto 1 lavoratore in nero su 5; gli ispettori hanno quindi sospeso l’attività imprenditoriale ed hanno irrogato la somma aggiuntiva di 2.500 euro e la maxi-sanzione di 3.900 euro.
Nell’ambito del piano nazionale sommerso, sono stati oggetto di verifica anche diversi stabilimenti balneari. In due di questi sono stati intercettati 3 lavoratori in nero (1 su 8 nel primo stabilimento, 2 su 3 nel secondo).
Per entrambi i lidi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.