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Regolarizzazione dell’occupazione del suolo pubblico: il messaggio del Comune di Cosenza ad esercenti e titolari di attività commerciali

Il Settore Attività produttive del Comune di Cosenza ha pubblicato l’avviso per il rilascio delle concessioni e per i rinnovi delle autorizzazioni ai fini della regolarizzazione all’occupazione di suolo pubblico da parte degli esercenti commerciali e dei titolari di attività artigianali. Nell’avviso, il Comune di Cosenza, ritenendo opportuno sollecitare i titolari dei pubblici esercizi e dei locali artigianali e commerciali al rigoroso rispetto della legalità in materia di utilizzo degli spazi pubblici e del decoro della città, ha rivolto un espresso invito ai titolari dei pubblici esercizi, dei locali commerciali ed artigianali e comunque a tutti gli utilizzatori di suolo pubblico, a regolarizzare la propria posizione mediante richiesta di un nuovo rilascio e/o rinnovo delle autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico scadute e non ancora rinnovate per gli anni 2024 e 2025, procedendo al tempestivo invio al Comune delle relative istanze. Le istanze di rilascio di nuova autorizzazione e/o di rinnovo all’occupazione, dovranno essere inoltrate al Settore 15 – SUAP, esclusivamente per via telematica mediante l’utilizzo della piattaforma impresainungiorno.it, raggiungibile dalla home page del sito internet del Comune di Cosenza. Presso lo stesso Settore 15 – SUAP potranno essere reperite tutte le informazioni necessarie, così come potrà essere richiesto il supporto per la corretta compilazione delle istanze e per l’ottenimento del titolo, previo pagamento dei costi ed in conformità agli atti regolamentari approvati.

Nell’avviso pubblicato, il Settore Attività produttive ricorda, inoltre, che in assenza di espresso provvedimento autorizzativo di rilascio e/o rinnovo della concessione, l’occupazione di suolo pubblico con pedane, dehors, tavoli, sedie, ombrelloni, strutture fisse e/o amovibili, ecc., deve ritenersi illegittima e comporta comunque l’obbligo della regolarizzazione con il pagamento del canone, ma anche l’applicazione di pesanti sanzioni di tipo economico, nonché la possibile sospensione delle attività imprenditoriali ed il sequestro e la confisca dei beni attraverso i quali si realizza l’occupazione illegittima.

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