L’immobilismo e la palese reticenza della Presidente del Consiglio comunale, Rosellina Madeo, e dell’intera maggioranza consiliare dell’area coriglianese, continuano a tenere ostaggio le legittime aspettative dei cittadini di Corigliano in merito alla piena funzionalità della Sala Consiliare del centro storico.
A denunciarlo con fermezza è Demetrio Caputo, consigliere comunale di Opposizione e capogruppo di Azione.
«Avevamo ricevuto rassicurazioni sull’impegno ad adeguare la Sala Consiliare di Corigliano per renderla pienamente operativa e accogliente per i lavori dell’Assemblea e per la partecipazione dei cittadini – tuona Caputo – ma ad oggi non si registra alcuna attività concreta, né tantomeno una previsione di spesa nei piani dell’amministrazione. Siamo di fronte all’ennesima promessa disattesa, che suona come una beffa per l’intera comunità coriglianese».
L’affondo del capogruppo di Azione si fa ancora più duro nel denunciare il rifiuto della Presidente Madeo di convocare persino le riunioni della Capigruppo nella sede coriglianese: «Ci è stato risposto che ciò risulta “difficile” a causa della presunta necessità di avere fisicamente a Rossano tutti i documenti. Una motivazione anacronistica e pretestuosa nel 2025, nell’era della digitalizzazione. Dietro questa scusa inconsistente, serpeggia la sensazione, confermata da voci interne alla maggioranza, di una precisa volontà di accentrare ogni attività nella sede di Rossano, perpetuando una logica campanilistica inaccettabile».
Il capogruppo di Azione rimarca con forza anche il disagio dei cittadini coriglianesi, desiderosi di partecipare attivamente alle sedute del Consiglio comunale: «Abbiamo più volte sollecitato la convocazione dei Consigli comunali nella sede di Corigliano proprio per agevolare la partecipazione di quei cittadini che incontrano difficoltà a spostarsi nella sala di Piazza Santi Anargiri a Rossano. Questa Amministrazione e questa maggioranza, però, dimostrano ancora una volta la totale indifferenza verso le esigenze di una parte significativa della popolazione».
Infine, il consigliere di Azione punta il dito contro la mancata modifica dello Statuto comunale: «Avevamo condiviso con la maggioranza la necessità di aggiornare lo Statuto per riconoscere formalmente la presenza di due sedi consiliari, a Rossano e a Corigliano, superando l’attuale formulazione che indica solo Rossano. Anche questa sacrosanta richiesta è inspiegabilmente caduta nel vuoto, vittima dell’immobilismo e della mancanza di volontà politica di questa Amministrazione. È ora di dire basta a questo atteggiamento di chiusura e di campanilismo che penalizza Corigliano e i suoi cittadini. Nel frattempo – conclude Caputo – rimaniamo in attesa di risposte».