Si è svolta nella Sala Letizia dell’Hotel San Francesco, la tavola rotonda organizzata da Italia del Meridione dedicata alle politiche di genere e alle pari opportunità. Un appuntamento di grande rilievo, che ha riunito esponenti del mondo politico, accademico e sociale per discutere delle sfide ancora aperte e delle azioni necessarie per costruire una società più equa e inclusiva.
A introdurre l’incontro sono stati Annalisa Alfano, segretario provinciale IdM Cosenza, Emilio De Bartolo, segretario regionale IdM Calabria, e Giovanna D’Ingianna, vice segretario federale IdM. Tutti hanno ribadito l’impegno del movimento nella tutela dei diritti delle persone più vulnerabili e nella lotta contro ogni forma di discriminazione. “Non possiamo restare a guardare mentre persistono ingiustizie che penalizzano soprattutto le donne e le fasce più deboli della popolazione”, ha sottolineato Annalisa Alfano, evidenziando l’importanza di un’azione politica concreta.
Caterina De Rose, segretario federale IdM Donne, ha poi guidato il dibattito, sottolineando come le questioni di genere siano centrali per lo sviluppo del Paese. “Parlare di pari opportunità non significa soltanto garantire diritti alle donne, ma costruire un sistema più giusto per tutti, in cui il merito sia l’unico criterio di valutazione”, ha affermato.
Il confronto ha visto la partecipazione di Agnese Ranghelli, sociologa e consigliere comunale di Spoltore, Vincenzo Ferrari, docente ordinario di diritto privato all’Unical, Nicoletta Perrotti, assessore alla cultura di Castrolibero, Roberto Castagna, segretario regionale CONFIAL, e Francesco Rovere, segretario nazionale aggiunto UGL Credito. Ognuno ha portato il proprio contributo su diversi aspetti della questione, dal lavoro alla formazione, fino alle sfide della rappresentanza politica e sindacale.
La discussione, moderata dall’ingegnere e docente Federica Mazzucca, ha toccato anche il tema dell’educazione e della necessità di un cambio culturale per superare stereotipi e ostacoli che ancora oggi limitano la piena parità.
A chiudere i lavori è stato Orlandino Greco, fondatore di Italia del Meridione, che ha ribadito come il movimento continuerà a battersi per garantire un futuro più equo. “La battaglia per i diritti non è solo un dovere morale, ma una priorità politica. Il nostro impegno è costante e va nella direzione di un Sud e di un’Italia più giusta, dove nessuno sia lasciato indietro”, ha dichiarato.
L’evento ha confermato il ruolo centrale di Italia del Meridione nel promuovere un dibattito serio e costruttivo su questi temi, con l’obiettivo di trasformare le parole in azioni concrete a favore di una società più equa e moderna.