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Sopralluogo del capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, in tre aree “a rischio” di Catanzaro

Lo Stato fa sentire la propria presenza in tre aree “a rischio” di Catanzaro, tre periferie che vivono quotidianamente un degrado ambientale, sociale e abitativo in alcuni casi a livelli di emergenza. Il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, accompagnato dal sottosegretario all’Interno Wanda Ferro e dal prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, ha fatto un approfondito sopralluogo a Viale Isonzo, Via Teano e Via Lucrezia della Valle, tre zone del capoluogo alle prese con numerose e gravi problematiche anche sul piano della legalita’ e della tenuta dell’ordine pubblico per la presenza di esponenti della criminalita’ di etnia rom.

Al termine, un punto in Prefettura con le forze dell’ordine e con le altre articolazioni territoriali, come il presidente della Regione Roberto Occhiuto, il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, il presidente della Provincia Amedeo Mormile, l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Calabrese. Secondo quanto emerso al termine della riunione, un intervento piu’ immediato sul piano temporale ci sara’ all’insediamento di Via Lucrezia della Valle, per il quale sono previsti lo sgombero e la successiva bonifica, mentre per le altre due aree, che presentano una maggiore complessita’, si valutera’ un percorso a piu’ lungo termine nel quale non e’ esclusa l’attivazione di poteri straordinari e commissariali.

Per Ciciliano “bisogna capire e bisogna analizzare in maniera precisa le dimensioni del fenomeno. Senza questo tipo di ragionamento, indipendente dalla quantificazione economica, che pure e’ importante ma e’ ovviamente successiva, non e’ possibile fare nessun tipo di ragionamento ulteriore. Quanto alle misure – ha aggiunto il capo dipartimento della Protezione civile – e’ veramente ancora prematuro. Ci sono considerazioni che, ovviamente, vanno messe sul tavolo, per una analisi che va fatta in maniera precisa e puntuale. Quanto a possibili interventi con poteri straordinari, e’ necessario fare una valutazione insieme al presidente della Regione, al sindaco, al prefetto, sottosegretario Ferro per capire quali possono essere i margini di gestione in via ordinaria e quali, invece, sono quelli eventualmente necessari da gestire in via straordinaria”.

Secondo Ferro “c’e’ la volonta’ di fare un gioco di squadra con le istituzioni locali, partendo dallo Stato. Siamo certi che lo Stato non si girera’ dall’altra parte. Certamente non si potra’ risolvere tutto e subito, perche’ prenderemmo in giro chi ci sta di fronte”.

A sua volta, Occhiuto ha sottolineato l’importanza delle “sinergie istituzionali che hanno l’obiettivo di rendere le nostre citta’ piu’ civili”.

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