«Il vero obiettivo del provvedimento non è la gestione dei soccorsi in mare ma limitare e ostacolare la presenza delle navi umanitarie e arrivare a un piano di definitivo abbandono del Mediterraneo e di criminalizzazione del soccorso in mare». Con una lettera inviata al Governo le organizzazioni impegnate in attività di ricerca e soccorso hanno così commentato l’approvazione in Senato del cosiddetto Decreto flussi-emanato con il DL 145/2024.
L’Associazione Comunità Progetto Sud, in condivisione con il movimento lametino Umanità in Ricerca ha sottoscritto il documento, lanciato da Emergency, Mediterranea Saving Humans, Msf, Open Arms, Resq, Sea-Watch, Sos Humanity, Sos Mediterranée, a cui si sono unite anche Amnesty International ActionAid, Arci, Cambiare l’Ordine delle Cose, CNCA, Oxfam Italia, organizzazioni sindacali gruppi di Parlamentari dell’opposizione.
«Con il Movimento Umanità in Ricerca, – sottolineano da Comunità Progetto sud – abbiamo sentito l’esigenza di sottolineare ancora una volta la centralità della persona, le sue aspettative e la tutela dei diritti umani e oggi, alla luce delle recenti manovre legislative,sentiamo l’esigenza unanime di fare nostre le parole delle Ong firmatarie della lettera inviata ai vertici di Governo all’indomani del Decreto flussi –.« Il cui scopo sembra essere quello di rendere la vita impossibile a chi salva vite umane e testimonia le violazioni del diritto internazionale che avvengono quotidianamente nel Mediterraneo centrale. Un’altra legge dannosa, propagandistica e disumana, oltreché palesemente illegittima». «Anche per noi – continuano da Comunità Progetto Sud – vale quanto scritto dalle ONG:il Governo continua a provare ad aggirare il Diritto internazionale tramite leggi ordinarie, decreti, regolamenti e prassi amministrative, tentando di infliggere nel breve periodo il più grave danno possibile a chi attraversa il mare e a chi soccorre. Quello che ci aspettiamo è un aumento di morti in mare ma ancora una volta questo decreto non fermerà la solidarietà di chi come noi, prova davvero a fare qualcosa per mitigare la sofferenza altrui».
Umanità in ricerca è un movimento nato sul territorio della piana lametina dopo l’ennesima strage in mare di vite umane avvenuta il 26 febbraio 2023 a Steccato di Cutro. Da’ voce a quelle realtà di terzo settore che hanno sentito l’esigenza di porsi domande sociali sul fenomeno migratorio e aggrega: AGESCI Zona Reventino, Associazione Arci Lamezia Terme/Vibo Valentia, Azione Cattolica Diocesi di Lamezia Terme, Associazione Comunità Progetto Sud (SAI Ordinari e Minori Lamezia Terme- SAI ordinari Miglierina), Associazione Mago Merlino, Fondazione Trame, InRete Cooperativa Sociale (SAI Ordinari e Minori Lamezia Terme- SAI ordinari Miglierina), Pax Christi-Punto Pace Lamezia Terme.