“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Cropani: piazzale antistante il Convento intitolato allo storico padre Remigio Le Pera

A conclusione di una solenne cerimonia, a Cropani, è stato intitolato al compianto padre Remigio Alberto Le Pera il piazzale antistante il convento dei Padri Cappuccini. Regista e promotore dell’iniziativa, il parroco padre Francesco Critelli – che ha organizzato al meglio l’evento sapendosi fare aiutare dalle persone giuste – nell’ambito della novena in preparazione alla festa del serafico padre san Francesco d’Assisi: 25 Settembre 3 Ottobre 2023. L’intitolazione del piazzale è avvenuta ieri, in occasione del trentesimo anniversario della morte del Molto Reverendo Padre Remigio Le Pera.
La concelebrazione della Santa Messa è stata presieduta da padre Giovanni Loria, Provinciale dei Frati Minori di Calabria; il saluto dell’amministrazione comunale è stato portato dall’assessore Giuseppina Ruffo; padre Giuseppe Sinopoli, apprezzatissimo storico e scrittore, ha commemorato padre Remigio Alberto Le Pera sotto i profili umano, evangelico e storico. Infine, è stato tolto il velo ed è stata benedetta la targa toponomastica alla presenza di centinaia di fedeli, oltre che di padre Pasquale Pitari, apprezzatissimo studioso; e di padre Salvatore grande predicatore. Nutrita la presenza dei famigliari, fra cui Bruno Risoleo e Anna Renda, Giovanna Caccavaro, Rina Le Pera, Paola Bianco, Tommaso e Titina Le Pera, Gino Lepera e Cettina Stanizzi, Francesco Talarico e Lina Lepera, Carmela Le Pera e Mimmo Macrì, Tommaso Buccafurri e Signora. Enzo Caccavaro, Premio Mar Jonio Estate 2023, ha seguito da Genova la cerimonia collegato al telefono. Stessa cosa per don Donato Le Pera parroco di San Pio V in Roma, e per i fratelli Angelo e Luigi Le Pera. Assente per improcrastinabili motivi di lavoro il famoso fotografo di scena teatrale Tommaso Le Pera. Fra i presenti, gli ex sindaci di Cropani Domenico Macrì, Pasquale Capellupo, Antonello Grano; la Vicepresidente Nazionale della Lega Italiana Lotta contro i Tumori AVV. Concetta Stanizzi, il Direttore Generale della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria AVV. Giuseppe Stanizzi ed altre autorità. Il servizio d’ordine è stato affidato ai Rangers del Mediterraneo. Dopo la cerimonia, degustazione di dolci a cura dell’Ordine Francescano Secolare guidato da Rita Innocenti. A margine della sentita manifestazione, in molti hanno ricordato padre Remigio. Il Dott. Bruno Risoleo, apprezzatissimo neuropsichiatria infantile sempre generosamente dalla parte dei bisognosi, ha ricordato quando da studente universitario si recava al convento di padre Remigio per preparare gli ultimi esami più difficili. Il vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani Luigi Stanizzi ha dichiarato: “Trent’anni fa, era il 2 Ottobre 1993, ricordo la bara di padre Remigio deposta sul pavimento dell’altare di questa chiesa che tanto amò, e la commozione dell’intero paese. Padre Remigio ha seguito da par Suo le grandi orme lasciate nella storia del paese da Francesco Grano, padre Arturo Lattanzio, padre Giovanni Fiore”. Luigi Stanizzi ha poi ricordato fra l’altro come fu “provvidenziale e decisivo l’intervento di padre Remigio Lepera con il presidente della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria, Dott. Giuseppe Spagnuolo, per la ripubblicazione di tutte le opere dello scrittore futurista Alfonso Dolce, apprezzato nientemeno che dal padre del futurismo Filippo Tommaso Marinetti”.
Ecco la scheda del Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea, a cura di Pantaleone Sergi, su Alberto Remigio Le Pera:
Remigio Alberto Lepera [Cropani (Catanzaro), 1 febbraio 1907 – 2 ottobre 1993]
È nato in una famiglia modesta e numerosa da Carmine e Filomena Tarantino. Ha avuto due fratelli, Alfonso e Donato e cinque sorelle: Giovanna, Rosa, Anna, Angelina, Giuseppina. Abitava in via Garibaldi a Cropani, in centro, nel cuore del paese, all’ombra del campanile dell’Insigne Collegiata dell’Assunta.
Aveva appena 11 anni quando,  nel 1918, è entrato nel Seminario Serafico dei Padri Cappuccini di Carlopoli e, al termine del primo ciclo di studi, nel 1922 si è recato a trascorrere il periodo di noviziato nel convento di Fiumara di Muro. Quindi, ha frequentato il Collegio Internazionale per le Missioni all’Estero dei Cappuccini di Palermo, dove ha completato gli studi classici e teologici pervenendo nel 1931 a essere ordinato sacerdote dal cardinale Lavitrano. L’anno successivo ha ottenuto il suo primo incarico, ch’è consistito nell’insegnamento di lettere nel seminario del convento di Fiumara, di cui nel 1936 è divenuto direttore e superiore, mentre in pari tempo svolgeva le mansioni di parroco al Carmine. È stato in prosieguo nei cenobi di Vibo Valentia e Chiaravalle Centrale e in quest’ultima località  ha insegnato anche religione all’istituto magistrale. Nel 1941 gli è stato concesso il titolo di definitore provinciale e l’impegno, quale superiore, del convento del Monte a Catanzaro.
Nel 1945 ha portato il suo conforto spirituale in veste di cappellano agli ammalati ricoverati negli Ospedali Riuniti di Reggio. Nella città  dello Stretto è rimasto fino al 1954 ottemperando agli uffici di superiore del santuario della Consolazione e giudice del tribunale ecclesiastico e meritandosi di assurgere a primo definitore provinciale.
Appresso è stato superiore nei monasteri di Nicotera, di Nicastro e qui il vescovo mons. lacono gli ha affidato la direzione della POA, nominandolo anche difensore del vincolo al tribunale ecclesiastico diocesano. Parroco di Colosimi nel 1956, si è trovato ancora incaricato della direzione dei conventi di Nicotera, Nicastro, Reggio e Taurianova. È giunto ad Africo Nuovo come parroco nel 1970 e contemporaneamente ha impartito religione nelle scuole statali. Nel 1972 ha coronato la sua lunga operosa carriera con la nomina a provinciale dei Cappuccini di Reggio e Catanzaro con sede a Catanzaro. Dal 1978 in poi si è limitato a condurre il conventino di Cropani. Molto ricercato in qualità  di predicatore dalle comunità  ecclesiastiche della regione, ha all’attivo una somma di panegirici, che si conservano manoscritti e raccolti in volumi dai familiari a Catanzaro.
Il gioviale, serafico, sempre sorridente p. Remigio era un  habituè  delle assemblee della Deputazione e non mancava mai di fare almeno una puntatina nei tanti convegni che la stessa ha organizzato. Il suo fervore culturale era vario e tante riviste come «Italia Francescana », «Calabria Letteraria », «Calabria Sconosciuta », «Comunità  Domani » hanno avuto il frutto della sua collaborazione a partire dal 1935. Di carattere buono e pacifico, ha prediletto pure la poesia e tra il 1956 ed il 1965 ha pubblicato alcune sillogi (Il cantico dell’Amore, 1956;  Come una viola, 1965).
P. Remigio, in qualsiasi località  abbia prestato la sua opera, non ha tralasciato di accostarsi al relativo ambiente culturale e a produrre in proposito specifici saggi venendosi a interessare soprattutto a eminenti personalità  appartenute al suo ordine, come il Venerabile Gesualdo da Reggio (1940) e il beato Bernardo da Corleone (1941). Nel campo della storiografia calabrese sarà  particolarmente ricordato per quella meritevole opera di panoramica dei conventi cappuccini nella nostra regione (I cappuccini in Calabria e i loro 85 conventi), che conta due edizioni, nel 1971 e nel 1982 e il cui contenuto il Russo ha giudicato esposizione oggettiva e documentata.
L’ultima sua fatica in volume è molto probabilmente  I giorni e la memoria, dove nel consueto stile semplice e con un linguaggio tutto poetico, da cui netto traspare un grande amore per la Calabria, offre un itinerario attraverso la Calabria antica, con le sue tradizioni, il suo folklore, la sua religiosità , la bellezza dei suoi paesaggi rurali.
Si è spento all’età  di 85 anni nel  convento dei Cappuccini del suo paese  e la Commemorazione è stata officiata da chi scrive nell’assemblea generale della Deputazione di Storia Patria tenutasi a Reggio Calabria il 3 luglio 1994. (Rocco Liberti)   © ICSAIC 2022 – 2
Opere
Commemorando il IV Centenario della provincia Reggina e il 130 ° dalla morte del Ven. P. Gesualdo,  Giovanni Abramo, Catanzaro 1935:
Vita del B. Paolo D’Ambrosio da Cropani sacerdote del terz’ordine regolare di S. Francesco d’Assisi,  Scuola Tipografica Opera Antoniana, Reggio Calabria 1936;  poi  Tipografia Calio, Botricello 1939;
Il beato Bernardo da Corleone,  La Tipo meccanica,  Catanzaro 1941;
Lux  Italiae (S. Francesco d’Assisi),  Catanzaro 1941;
Il Venerabile Gesualdo da Reggio,  L.I.C.E.-R. Berruti & C,  Torino 1941),  poi  Tip. Filocamo, Reggio Calabria 1953;
Il cantico dell’Amore, Tipografia PUG,  Roma 1956;
beata solitudo! I conventi dei cappuccini di Reggio-Catanzaro,  Gesualdo, Reggio Calabria 1962;
Come una viola.  Suor Consolata Le Pera delle piccole operaie dei SS. Cuori,  la Tipo Meccanica,  Catanzaro 1965 (poi  Tip. F. Silipo, Catanzaro 1962);
Vita del Servo di Dio fra Leone da Fiumara,  Sacro cuore, Nicastro 1968;
Sprazzi di luce sul Santuario della Consolazione in Reggio Calabria,  Tip. Sacro cuore, Nicastro 1967;
Nicastro, S. Antonio e i cappuccini. Notizie storiche,  Tip. Sacro Cuore, Nicastro 1964;
I cappuccini in Calabria e i loro 85 conventi,  Frama’s, Chiaravalle Centrale 1971 (II ed. 1982);
Cropani,  Frama Sud, Chiaravalle Centrale 1979 (II ed.  Grafiche Abramo, Catanzaro 1993);
Contributo al centenario francescano 1182-1982,  Lux De Cruce, Milano 1981;
P. Giovanni Fiore da Cropani nel 3. centenario della morte: 1683-1983,  s. n., s. l. 1983;
Guida turistica di Cropani,  Tipografia  Caliò, Botricello  1985;
I giorni e la memoria. Divagazioni calabresi, La tipomeccanica, Catanzaro 1987;
Nota bibliografica
Titti Calfapietra, I giorni e la memoria, «Calabria Sconosciuta », XI, 1988, n. 41, p. 80.
Rocco Liberti, Remigio Alberto Lepera, «Rivista Storica Calabrese », XVI, N. S., nn. 1-2, 1995, pp. 484-485. Carmela Galasso, Biografie di personaggi noti e meno noti della Calabria, Pellegrini, Cosenza 2009, p. 254. Si ringrazia il giornalista Luigi Stanizzi per le informazioni sulla famiglia d’origine.
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