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Sanità, M5S: “Con il rigetto dei nostri emendamenti al decreto Calabria la maggioranza va contro i principi di trasaprenza”

“Con il rigetto dei nostri emendamenti al decreto Calabria la maggioranza va contro i principi di trasparenza ed efficienza imprescindibili per risanare una sanita’ commissariata da 12 anni”. E’ quanto affermano, in una nota congiunta, i deputati del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutella’, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci.

“Oggi proseguono – Stelle, Elisa Scutella’, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci. “Cio’ che precipuamente chiedevamo attraverso i nostri interventi emendativi era una maggiore trasparenza sia sull’operato del presidente Occhiuto che avrebbe dovuto relazionare alle Camere circa lo stato di avanzamento dei lavori, che sulla discrezionalita’ in capo al presidente di Regione nell’individuazione dei direttori generali, amministrativi e sanitari che andrebbero invece scelti attraverso selezioni pubbliche.

E’ paradossale – proseguono i deputati pentastellati – che chi rivendica l’importanza della meritocrazia faccia poi orecchie da mercante quando lo stesso parametro deve essere usato per l’individuazione di chi dirige le Aziende sanitarie calabresi, alcune delle quali commissariate con una commissione d’accesso antimafia”.

I parlamentari chiedono: “Cosa c’era di tanto irricevibile nelle nostre proposte di portare alla luce e alla conoscenza dei cittadini calabresi l’operato compito dal commissario ad acta, oppure nel voler recidere il legame tra le nomine dei dirigenti della sanita’ e la politica che ad oggi hanno portato ad un evidente fallimento contraddistinto da un commissariamento ultradecennale? La sanita’ calabrese ha bisogno di trasparenza ed efficienza, tuttavia, a questa maggioranza sembra non interessare e preferisce respingere al mittente delle proposte opportune, necessarie e costruttive senza le quali continueremo a non avere contezza di quanto compiuto dal commissario ad acta ne’ – concludono i deputati – a risanare un servizio sanitario regionale colabrodo che viola da decenni il diritto alla salute dei cittadini calabresi”.

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