“Bisogna imparare. Soprattutto hanno da imparare quelli che insegnano agli altri. Ma sono quelli che hanno meno voglia di imparare” - Lev Trotsky
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Stop per la Tonno Callipo Volley nella difficile trasferta di Lamezia

Una Tonno Callipo scarica e quasi rassegnata nei primi due set cede l’intera posta in palio alla corazzata Raffaele Lamezia. Più verve e combattività da parte di Mille e compagni invece nel terzo parziale in cui, ad un certo punto, è entrato in regia il 17enne Grande – tra le note liete della serata – e la squadra giallorossa ha mostrato più combattività. Infatti ha raggiunto tre volte la parità, ma ha poi ceduto di fronte alla maggiore esperienza dei lametini ed a qualche decisione arbitrale discutibile. Difficoltà in ricezione per la Tonno Callipo che ha sbagliato tanto anche dai nove metri, alla fine saranno ben 17 le battute sbagliate (al pari anche di Lamezia). Tant’è, alla fine in casa-Callipo non si può certo recriminare, piuttosto fare ammenda e soprattutto tesoro degli errori commessi, concentrandosi sul prossimo match interno contro Volley Valley Catania. La squadra siciliana si trova sì penultima in classifica, ma assieme ad un gruppo di altre tre squadre a quota 9, e comunque a -2 da Vibo in una classifica molto corta. Per cui sabato prossimo può dirsi sicuramente uno scontro diretto.

Passando alla cronaca del derby, in una cornice sempre numerosa e rumorosa del palasport lametino, nel primo set Lamezia sembra prendere subito il largo anche se Vibo si avvicina a -1 (12-11) con un tocco di Bisotto. Da lì in poi però, invece di trovare forza e stimoli i giallorossi cedono quasi di schianto (16-12), mostrando difficoltà nel reggere in ricezione sia i servizi che gli attacchi dei locali. Coach Piccioni le prova tutte: prima con un time out, poi con qualche cambio, Augugliaro per Mille (sul 18-12) e poco dopo con la nuova diagonale Grande-Tassone per Bisotto-Mariano. Pochi risultati però e, sul 22-15, spazio anche a Zangari per Pisani, ma un ace di Lamezia chiude il primo set 25-17.

Nel secondo gioco sembra esserci più equilibrio (7-6, 13-12, 16-14), con la Tonno Callipo che cerca di riscattare l’opaco primo parziale. Lo fa sfruttando soprattutto le combinazioni dal centro con cui cerca di non perdere contatto da Lamezia. Così Borgesi (6-5) e Saragò (15-13) accorciano le distanze. Ma in banda invece Vibo non è concreta, ed il muro di Lamezia fa la differenza, oltre a qualche errore di troppo dei giallorossi. Così a poco servono i due time out chiamati in sequenza da Piccioni (sul 19-15 e sul 21-16). Lamezia aumenta il distacco (23-16), entra pure Augugliaro per Pisani, ma un attacco out di Mariano consegna il set (25-17) ai locali.

Il terzo set risveglia invece l’orgoglio della Tonno Callipo: coach Piccioni opta dall’inizio per Tassone in posto-2. Dopo l’iniziale 6-3 per Lamezia, ecco l’ingresso del 17enne palleggiatore giallorosso Grande per Bisotto. Per nulla timoroso il ragazzino fa il suo, servendo bene gli attaccanti che riportano dentro Vibo (8-8). Anche qui Lamezia con Garofalo, Paradiso ma soprattutto Palmeri diventa letale, riportandosi avanti (13-9). Vibo fa entrare Augugliaro per Pisani e sembra ritrovare lucidità e concretezza. Sotto 14-10, la squadra di Piccioni infila un parziale di 4-0 raggiungendo la parità, e nell’occasione viene anche ammonito il lametino Garofalo. Ma è un’illusione: altri due punti dei locali e puntuale ecco il time out di Piccioni sotto 16-14. Vibo non si arrende e raggiunge la parità 17-17 con un ace di Borgesi. Quindi stavolta è Lamezia che chiama tempo ed al rientro va avanti di un paio di punti, fino al nuovo pareggio di Vibo 20-20 con un muro di Saragò. Si preannuncia un finale di set più in equilibrio, invece ecco due punti contestati da Vibo: un attacco di Mille giudicato fuori con improbabile invasione del capitano ed una netta invasione aerea lametina su Grande che sta palleggiando. L’arbitro Cantore appare confuso. Si arriva così al 24-21, col nuovo cambio di Grande con Bisotto, ma è Palmeri a chiuderla, ovviamente con merito, per Lamezia.

INTERVISTA. Sconsolato a fine gara coach Piccioni: “C’è poco da dire: una sconfitta meritata per come abbiamo approcciato alla gara e per il gioco che abbiamo espresso. Sicuramente Lamezia è un’ottima squadra, completa in ogni reparto. In questi casi è un po’ sempre il solito discorso: non si sa dove iniziano i meriti di chi vince e dove i demeriti di chi soccombe. Però bisogna ammettere che i primi due set non ci hanno fatto proprio giocare, mettendoci in difficoltà in ricezione pur sapendo che avevano buoni battitori, variando il colpo in corto, teso, in salto. Purtroppo non siamo stati bravi a capitalizzare quelle poche occasioni che ci si sono presentate. Ovviamente con la ricezione che salta il gioco diventa scontato e, tra l’altro, i nostri attaccanti non erano nella miglior serata considerando anche che davanti hanno avuto un muro importante. Ora – sottolinea il tecnico giallorosso – bisogna resettare tutto perché viene il difficile. Finora la classifica ci sorrideva ed ovviamente, senza voler mettere pressione, la realtà dei fatti dice che è diventata molto corta. Siamo quinti però la zona retrocessione è a soli due punti, e sabato prossimo arriverà al PalaValentia una diretta concorrente per la salvezza qual è la Volley Valley. Chiaro che per noi il match diventa una finale: la giocheremo in casa e dovremo fare di tutto per conquistare punti. Certo non siamo andati a Lamezia a fare le vittime sacrificali e, benché sapevamo fosse difficile, l’obiettivo era di portare punti a casa. Invece torniamo a mani vuote, per cui bisogna muovere la classifica dalla prossima settimana, meglio ovviamente – conclude Piccioni – in modo pieno.”

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