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Santo Stefano in Aspromonte (RC), a Gambarie un ciclo di incontri con autori calabresi: al via con Benedetta Borrata

L’incanto di una letteratura senza tempo intreccia le sue infinite trame con i sentieri culturali che arricchiscono l’offerta estiva in Aspromonte.

Si è aperta ieri pomeriggio all’Hotel Centrale di Gambarie la rassegna estiva “Gambarie da leggere”, un carosello di incontri con autori e scrittori calabresi fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Santo Stefano in Aspromonte guidata dal sindaco Francesco Malara, al fine di allargare l’offerta turistica e culturale rivolta a turisti e villeggianti in visita alla perla aspromontana.

A inaugurare la prima edizione del ciclo di appuntamenti che, fino al prossimo 26 agosto, vedranno alternarsi autorevoli voci del panorama letterario calabrese, è stata Benedetta Borrata, con il suo saggio Alba Pratàlia aràba, edito da Città del Sole.

Già docente di Letteratura italiana e latina nei licei e all’Università per Stranieri di Reggio Calabria, critica letteraria e finalista al Premio internazionale Salvatore Quasimodo con il saggio Il tappeto di Eudossia. Potenzialità della scrittura a più voci (Rubbettino, 2007), Borrata tesse nel suo saggio una strenua difesa della letteratura, “materia vivente che dialoga con tutte le forme artistiche”.

Nel corso della presentazione Borrata ha ripercorso con un commento illuminante gli infiniti sentieri battuti da maestri come Italo Calvino, Jeorge Luis Borges, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Dante Alighieri, Grazia Deledda, Giovanni Pascoli, Stefano D’Arrigo, Lorenzo Calogero, Roberto Pazzi, Giuseppe Bova, dimostrando come, sebbene sempre più incalzata dal digitale e dalle trame talvolta insidiose del web la letteratura sappia ancora difendersi.

“Il libro – commenta l’autrice – terrà bene il campo fino a quando sarà trasmissione di humanitas, di messaggi significativi e profondi che gli stessi classici continuano a trasmettere. I classici sono sempre docenti di umanità, parlano di noi stessi e noi ci riconosciamo in essi. Sembra che chiedano di essere ascoltati, rivisitati, riconosciuti per saggezza e espressione di verità. Ancor più se gli autori si rivolgono direttamente ai loro lettori mettendo in atto quella che, nelle rappresentazioni teatrali, è chiamata “rottura della quarta parete”, quando gli attori comunicano direttamente con gli spettatori. Si pensi a Dante nei suoi continui appelli al suo lettore modello: Pensa, lettor, se io mi sconfortai (Inf.,VIII, 94). Questo mio saggio si compone di pagine non rigidamente accademiche; spero siano di gradevole lettura soprattutto per i giovani ai quali ho cercato di trasmettere il mio entusiasmo e la mia passione per la scrittura e per la lettura”.

La rassegna “Gambarie da leggere” arricchisce l’ampia offerta estiva che anima le piazze di Santo Stefano, Mannoli, Gambarie, e che spazia dalla valorizzazione delle aree verdi al trekking, dall’enogastronomia alla musica, dalla moda all’arte.

“Questa rassegna – sottolinea il sindaco Malara – rappresenta uno dei pilastri del calendario di eventi 2022. Abbiamo puntato su autori, calabresi, ma soprattutto italiani, che tanto hanno da dare alla nostra terra e che sposano pienamente la filosofia di un territorio come il nostro che investe nella valorizzazione culturale”.

I prossimi appuntamenti con “Gambarie da leggere” vedranno protagonisti Francesca Neri, Pina De Felice e Arturo Cafarelli, al centro dell’incontro Il dialetto fra tradizione e contemporaneità (16 agosto); Daniela Scuncia, autrice de Le grazie di Olimpia (19 agosto); Ilda Tripodi, a

Gambarie con La facitrice (20 agosto). Il 26 agosto chiuderà la rassegna il poeta, scrittore, saggista e giornalista Natale Pace.

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