Successo per la giornata del corso di Biomedico del Liceo Classico Bernardino Telesio di Cosenza. L’assemblea delle classi di indirizzo prima e la sessione di orientamento per nuovi e vecchi studenti poi ha visto la presenza di tanti giovani, di genitori e soprattutto di numerosi professionisti del settore. Relatori il Dott. Carlo Capalbo Direttore di oncologia dell’Azienda ospedaliera di Cosenza nonché docente dell’Università della Calabria; il Prof. Marcello Maggiolini Pres. del Corso di laurea in medicina e chirurgia e tecnologia digitale dell’Unical e Agata Mollica Presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza, introdotti dalla professoressa Silvana Gallucci, esperta moderatrice dell’evento.
Il Liceo Classico Biomedico nasce nel 2018 per rispondere alla crescente domanda di professionalità nell’area sanitaria e nelle attività ad essa collegate, per stabilire un anello di congiunzione tra gli studi umanistici e quelli medici e scientifici e per fare da ponte tra l’istruzione superiore e il mondo accademico. “E’ un programma che va sostenuto perché fa chiarezza sulle nuove frontiere e le nuove tecnologie della medicina, ed è un cammino che come università ci vede in campo per una collaborazione attiva e puntuale che possa far capire ai giovani quali sono le scommesse e come vincerle”, così il professor Maggiolini, a sua volta ex studente del liceo Telesio, nel salutare l’utenza del Biomedico che vede la sinergia non solo con alcuni Dipartimenti dell’Università della Calabria, ma anche l’apporto sostanziale, così come previsto dalla convenzione Ministeriale, dell’Ordine dei Medici. “L’Ordine ha detto sì subito a questo progetto- ha ricordato la Presidente Mollica- in un’ottica di puro volontariato, perché apre la scuola al mondo delle professioni, quale migliore opportunità per presentare la nostra, quella medica. Inoltre ha proseguito la dottoressa Mollica- sondiamo il reale interesse dei giovani verso la medicina in un processo ben articolato che consente un confronto orizzontale tra medico e studente per permettere di acquisire un sì consapevole a questa che è più una missione che una professione”.
“Il Liceo Classico Biomedico- ha spiegato la referente di indirizzo, Prof.ssa Amalia Spatafora- è un percorso con un grande valore formativo che permette agli allievi in uscita di avere un bagaglio di conoscenze ampie e approfondite nei vari ambiti del sapere. Ciò risponde non solo alle esigenze di un mercato del lavoro che sta cambiando, ma permette agli studenti di orientarsi con maggiore consapevolezza verso la scelta del percorso universitario. A tal fine – ha chiosato- grande valenza ha il confronto degli studenti con i medici, i quali prima che di patalogia, anatomia e quant’altro, raccontano ai ragazzi la loro esperienza personale, per prepararli a quelle che sono le difficoltà, ma anche le soddisfazioni, della professione medica”. A riprova di ciò la testimonianza di una studentessa dell’ultimo anno del Liceo Classico CamBio, Ludovica Ferraro, la quale ha affermato come la scelta di questo indirizzo non sia limitante ma orientante e profondamente formativa. “Io vorrò fare medicina ma molti miei compagni di classe hanno scelto di seguire altri studi universitari. Il percorso in termini di tempo speso a scuola e nello studio è impegnativo, ma questo non mi impedirebbe di riscegliere ancora questo indirizzo, dovessi ripartire da zero”.
L’indirizzo Biomedico lascia inalterata la struttura formativa di base del Liceo Classico, integrandola con i laboratori di fisica, chimica, biologia e logica. Si inizia già dal primo anno offrendo la possibilità di scegliere due diversi percorsi: il Liceo Classico Biomedico e il Liceo Classico Biomedical Cambridge (CamBio). Il primo aggiunge al curriculo d’ordinamento del biennio elementi di fisica e laboratorio chimico biologico; al terzo e quarto anno elementi di logica e laboratorio di chimica inorganica e al quinto anno biologia molecolare oltre alle discipline medico scientifiche dell’ultimo triennio il cui monte ore annuale è di 50: 20 tenute dai docenti di scienze, 20 dai medici e 10 ore di attività presso strutture sanitarie, ospedaliere, laboratori di analisi individuati dagli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.
Il Liceo Classico Biomedical Cambridge aggiunge al curriculo dell’ordinamento: English second Language, Combined science -Biology Physics Chemistry- e Global perspective oltre, anche qui, alle discipline della sperimentazione nazionale per il triennio. La metodologia impiegata si basa essenzialmente sulla lezione interattiva e su attività di tipo laboratoriale, che permettono di consolidare l’apprendimento teorico, attraverso la sperimentazione, la ricerca e le situazioni problema per fare acquisire consapevolezza sui punti di forza e di debolezza.
A tal proposito è stata salutata con favore l’inaugurazione dei nuovi laboratori di scienze e di fisica del Telesio, dotati di strumentazioni indispensabili per un apprendimento del saper fare.
“Mia figlia – ha annunciato soddisfatto il Professore Capalbo nel suo intervento- studia in questo Liceo ed ha scelto proprio il Biomedical Cambridge. Per sua diretta testimonianza so bene quanto sia viva e ricca di humus come scuola, capace di far germogliare cultura, sapere, innovazione all’insegna di una relazione antica, quella tra umanesimo e scienza”. Il Professore Capalbo ha evidenziato come il vecchio pregiudizio secondo il quale solo uno scientifico può formare per certe professioni sia del tutto infondato. “L’unica cosa che di certo bisogna avere per approcciare la medicina è la vocazione, che si può scoprire e nutrire con percorsi come questo, ma di base la si deve avere, altrimenti sarà un fallimento, perché la medicina cambia ma l’essere umano è lo stesso, dunque ci sono qualità umane che bisogna conservare nella cura e nella gestione del paziente”. Il referenziato oncologo ha poi spiegato come il suo ritorno in Calabria e la sua collaborazione con l’università sia nata per la presenza nel nostro ateneo di innovazione e interdisciplinarità. Infine ha rivolto un plauso per la giornata orientativa, “di cui- ha ricordato- un tempo non si disponeva e che oggi rappresenta per chi deve scegliere una importante opportunità di conoscenza e confronto”.
Prima del taglio inaugurale del laboratorio e dell’apertura del ricco buffet dolci offerto dai genitori degli studenti agli ospiti, la consegna degli omaggi da parte del Dirigente Domenico De Luca ai relatori e della borsa di studio intitolata alla nefrologa Rossella Isabella Tucci, che, come ha spiegato la referente Prof.ssa Francesca Mastrovito, si accompagna al Biomedico dal 2018 per ricordare una seria professionista ed un amabile persona. La borsa di studio per l’anno 2022/2023 è stata donata, alla presenza dei familiari della compianta dottoressa, all’ex studentessa Claudia Maria Carbone.
“Il Biomedico può costituire un vero fiore all’occhiello del nostro liceo, capace di completare l’offerta formativa di un ordinamento classico che guarda a tutti gli ambiti del sapere. Inoltre – ha sottolineato il Dirigente De Luca- si risponde a bisogni formativi che le statistiche confermano, ossia potere approcciare dopo gli studi liceali i più svariati percorsi universitari. La vera sfida- ha concluso De Luca- è in generale salvaguardare la tipicità del classico contemplando la modernità. I saperi devono dialogare tra loro ripensando le metodologie di insegnamento e utilizzando strumentazioni d’apprendimento nuove”.
Nella sala multimediale alcuni studenti della 3C ordinamento hanno realizzato un Podcast sulla giornata che sarà reperibile sul sito e sui canali social della scuola.