Sarà presentato sabato 13 aprile, alle 17,30, al Museo dei Brettii, il libro “Enotri”, edito da Rubbettino e curato da Maria Cerzoso, direttrice dello stesso museo cosentino. La presentazione del volume, che si inquadra nell’ambito della rassegna “Primavera Mediterranea”, programmata dalla struttura museale in collaborazione con l’Associazione Culturale Μεράκι che ha sottoscritto un patto di collaborazione con il Comune di Cosenza proprio per la valorizzazione del Museo dei Brettii e degli Enotri, vedrà la partecipazione del Sindaco Franz Caruso, del Presidente della Fondazione Carical, Giovanni Pensabene, e dell’editore Florindo Rubbettino.
Previsti gli interventi di Giovanna De Sensi Sestito, già docente di Storia Greca all’Università della Calabria e di Jan Kindberg Jacobsen, archeologo presso l’Accademia di Danimarca. Il libro curato da Maria Cerzoso si inserisce nella più recente attenzione scientifica riservata alle popolazione anelleniche che hanno abitato l’Italia meridionale. Infatti da alcuni anni, accanto alla cultura dominante della Magna Grecia, si è sviluppata una maggiore consapevolezza sull’entità culturale locale e quindi una particolare sensibilità per gli studi relativi a quelle civiltà presenti prima della colonizzazione greca, che hanno profondamente inciso sull’identità dei territori e di cui sempre più numerose sono le testimonianze archeologiche.
L’attenzione dedicata nel volume agli Enotri è quella che viene riconosciuta ad uno dei popoli italici più importanti dell’Italia meridionale e che rappresenta la risultante di un lungo processo, iniziato tra l’età del bronzo e quella del ferro, di movimenti di popoli, soprattutto dall’area balcanica, e di apporti e influenze dall’area egea e tirrenica.
“Enotri” è un libro fotografico di taglio divulgativo che vuole portare alla conoscenza del grande pubblico queste realtà spesso sconosciute. Ricco e suggestivo il corredo fotografico che accompagna il volume. Le bellissime fotografie sono, infatti, realizzate da Biagio Tassone e, insieme ai testi, raccontano i luoghi di Calabria e Basilicata in cui gli Enotri si sono insediati, attraverso le testimonianze archeologiche che essi hanno lasciato, i loro usi e costumi, con cui i Greci colonizzatori si sono confrontati. I testi sono il risultato del lavoro di un gruppo di professionisti, coordinato dalla direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, che operano da anni nel campo archeologico, sia in Calabria che in Basilicata. I nomi degli autori, oltre a Maria Cerzoso sono quelli di Elisabetta Ariosta, Salvatore Bianco, Federica Caputo, Carmelo Colelli, Giuseppe Damone, Savino Gallo e Addolorata Preite. La presentazione del libro, alla quale saranno, ovviamente, presenti la curatrice, gli autori dei testi e il fotografo Biagio Tassone, sarà arricchita da una serie di pannelli fotografici, posizionati nel chiostro del Museo, che riprodurranno alcuni degli scatti che compongono il volume e che, grazie al Comune di Cosenza, implementeranno l’apparato didattico del Museo, mettendo in connessione da un lato la collezione archeologica enotria esposta nelle sale con i luoghi degli Enotri da cui essa proviene e, dall’altro, con gli altri Musei in cui sono esposti i materiali dell’antico popolo anellenico, in primis il Museo archeologico nazionale della Siritide di Policoro e i luoghi da cui provengono i suoi reperti.