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Il 18 ottobre a Cosenza la presentazione del libro di Franco Petramala “Il possibile – Il concreto (in politica e in sanità)”

Saranno il presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza, Eugenio Corcioni, che ha scritto la prefazione, il docente di Economia regionale dell’Università della Calabria Mimmo Cersosimo, e l’ex parlamentare e sindaco di Rende Sandro Principe, a presentare mercoledì 18 ottobre, alle 17, sul Terrazzo Pellegrini, il libro intervista Il possibile – Il concreto (in politica e in sanità) che Franco Petramala, segretario regionale della Dc dal 1976 al 1979, e protagonista di una delle stagioni più positive dell’azienda ospedaliera bruzia e della sanità provinciale, ha scritto con il giornalista Francesco Kostner. L’incontro, che sarà moderato dall’ex parlamentare Giuseppe Aloise, si preannuncia denso di interessanti spunti di riflessione, relativi tanto alla storia politica calabrese più recente che a numerosi temi di scottante attualità. Dalla crisi della sanità, all’autonomia differenziata, alla fusione tra i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero, al nuovo ospedale del capoluogo bruzio, all’area urbana fino al sistema dei trasporti, Petramala mette in mostra, infatti, una significativa capacità di analisi, indicando ipotesi di lavoro e possibili iniziative in grado di modificare la criticità strutturale di settori e questioni di primaria importanza, tanto per la credibilità della politica che in rapporto alle aspettative dei cittadini.

Il presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza, Eugenio Corcioni, sottolinea il valore dell’intervista: “Fra gli elementi importanti citati nel libro”, scrive tra l’altro, “c’è l’affermazione secondo cui il sistema privato convenzionato delle cliniche e dei laboratori dovrebbe essere considerato come servizio pubblico a tutti gli effetti e come tale da governare a cominciare dalla scelta delle discipline convenzionate: non più solo quelle convenienti, poco costose e comunque poco rischiose, lasciando tutto il resto al pubblico a gestione diretta. A mio parere si tratta di un segnale forte: se solo vedessimo realizzato questo punto, si potrebbe riconoscere finalmente un vero cambiamento di rotta a differenza delle varie dirette social di oggi, che sono spesso divisive e non consentono di instaurare quel clima collaborativo che fu la vera arma della gestione di Franco. E poi che dire della coraggiosa presa di posizione nella segnalazione dell’anomalia  della spesa per il personale, alta rispetto alla media delle altre regioni(cosa ricordata sempre nei verbali dei tavoli ministeriali di verifica!), ciò si spiega in gran parte con un numero enorme di “imboscati”: aggiungo che in Calabria abbiamo approvato anche leggi (o se si vuole emendamenti passati in finanziarie regionali) che favoriscono gli imboscamenti, anomalie mai corrette dai vari commissari succedutisi. E questo tema si incrocia con l’altro che sottolinea con forza il contrasto al precariato, non solo come riconoscimento di dignità del lavoro ma anche come riduzione degli spazi di possibile corruttela”. Significative e adeguatamente motivate risultano, infine, le riflessioni di Petramala sull’area urbana cosentina, sull’autonomia differenziata, oltre che sul futuro della sanità cosentina e regionale.

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