La “Catanzaro Solidale” costituita dall’associazione “Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore” continua ad incontrarsi per trovare alleanze sul territorio e dare risposte concrete alle famiglie. I dati del questionario, presentati in occasione di “Villa Margherita Allegra” il 27 giugno scorso, hanno fornito l’immagine di una Catanzaro decadente dal punto di vista delle famiglie. Una città dominata dalla solitudine e dall’incomunicabilità, in cui i circa duecento genitori che hanno risposto alle domande del questionario hanno denunciato di non conoscere i servizi esistenti sul territorio – probabilmente per un problema di comunicazione istituzionale che rischia di invalidare le politiche di sostegno delle famiglie – e di sentirsi soli nella gestione dei figli e del loro tempo libero.
La “Catanzaro Solidale” è quindi ripartita da qui.
Nel primo dei due incontri informali che precedono il dibattito pubblico del 29 settembre, alcune associazioni che compongono la rete promossa dal TDDM – l’Albero della Vita, rappresentato dalla coordinatrice Manuela Viola e dalle educatrici Gabriella Papa, Monica Corapi e Nancy Cassalia; “Libellula” con Natalia Barillari; il Centro Calabrese di Solidarietà con Claudio Falbo; l’Istituto Palazzolo con Sonia Cilurzo e “Don Pellicanò” con Elvira Ponterio, con la presenza, inoltre, di ex funzionari dell’assessorato comunale alle Politiche Sociali a sostegno del TDDM in qualità di volontari, quali Loredana Calascibetta ed Eugenio Nisticò – si sono ritrovate per condividere le proprie esperienze con le famiglie, anche nei contesti più difficili, ed avanzare proposte. L’idea è quella di fare da “ponte” con le istituzioni refrattarie a dare risposte, e concentrate invece sui bandi ed i progetti che hanno sempre una scadenza. “Ma i problemi delle famiglie sono costanti, legati alla povertà educativa, all’incomunicabilità tra genitori e figli, alla crisi del mondo scolastico, all’utilizzo indiscriminato dei telefonini”, ha riassunto la presidente del TDDM, Daniela Fulciniti. Lei stessa, come volontaria, ha notato dei cambiamenti nelle famiglie e nei minori di oggi rispetto a ieri, ed anche dare una mano – che non sia mera assistenza – diventa sempre più arduo laddove le distanze sembrano farsi sempre più incolmabili, a causa dei troppi impegni scolastici dei bambini, delle disattenzioni dei genitori, dei ritmi familiari troppo veloci e senza regole.
E’ una crisi generale che tocca anche Catanzaro, e non solo i quartieri più a rischio sociale: solo tutti insieme, quindi – come ha auspicato Salvatore Fulciniti, consigliere del CSV Calabria Centro e componente del Forum Terzo Settore – si può arrivare ad una pianificazione che tenga conto del ruolo delle istituzioni e del mondo associativo in un’ottica di collaborazione e non di sostituzione.
Al prossimo incontro, che si terrà il 22 settembre all’assessorato alle Politiche Sociali, la Catanzaro Solidale avanzerà, quindi, delle proposte concrete, come la calendarizzazione di incontri sistematici tra associazioni ed istituzioni, e la creazione di un’app che possa collegarsi con le famiglie e fornire le informazioni in maniera più agevole.