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Unicef chiama e le scuole di Sellia Marina rispondono alle richieste di aiuti dei terremotati siriani e turchi

L’ Istituto Comprensivo di Sellia Marina da anni “Scuola Amica dei bambini, delle bambine e degli adolescenti”, (progetto promosso dal Ministero dell’Istruzione e da Unicef Italia), ha risposto all’appello di Costantino Mustari, presidente del Comitato provinciale UNICEF di Catanzaro.

Alunni e alunne dei tre gradi di scuola compresi nell’Istituto guidato dal dott. Giulio Comerci, Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, animati dall’insegnante Katia Parrotta, da anni preziosa e attiva volontaria e referente UNICEF, si sono mobilitati e hanno sensibilizzato le famiglie a favore delle popolazioni della Siria e della Turchia, colpite dal devastante terremoto dello scorso 6 febbraio, e hanno raccolto la somma di 1469,20 euro, versati sul conto corrente dell’ UNICEF. Il Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, presieduto da Luigi Stanizzi, coglie l’occasione per sottolineare le grandi doti organizzative del presidente Unicef Mustari che, da sempre animato dai valori della solidarietà, spende le sue energie in favore dei più deboli. “E Sellia Marina – precisa Luigi Stanizzi – non poteva mancare ad una sollecitazione in tal senso, in quanto cittadina di forti tradizioni culturali, civili e di solidarietà concreta”.

La solidarietà e l’amore verso chi ha bisogno, obiettivi perseguiti nel percorso educativo delle “Scuole amiche” e quindi dell’I.C. di Sellia Marina, si può dire che sono iscritti nel DNA dell’istituzione scolastica, e ovviamente della popolazione selliese, che ogni anno realizza iniziative di raccolta fondi per sostenere i progetti dell’UNICEF.

È questo il modo migliore e più efficace per dare concretezza all’impegno assunto in epoca pre Covid, allorché in occasione della Giornata Universale dell’Infanzia e dell’Adolescenza promossa dall’UNICEF gli alunni, al culmine di una suggestiva cerimonia, piantarono nel giardino antistante la Casa Comunale un ulivo, come simbolo dell’amore: i rami e l’ombra dell’albero si estendono ogni anno di più per andare incontro a  situazioni nelle quali l’amore si rivela necessario e si concretizza con azioni di solidarietà, come questa messa in atto a favore delle popolazioni della Turchia e della Siria, oggi in grande sofferenza.

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