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Cittanova: il campetto di calcetto di contrada San Pietro alla memoria di Domenico Zito

Un momento di straordinaria bellezza destinato a rimanere impresso nel ricordo della Comunità di Cittanova. Lo scorso giovedì 16 maggio, l’Amministrazione Comunale ha proceduto all’intitolazione del campetto di calcetto di contrada San Pietro alla memoria del compianto Domenico Zito. Un giovane amato per le sue qualità umane e per la sua gioia di vivere, prematuramente scomparso a causa di un incidente sul lavoro avvenuto nel Porto di Gioia Tauro nell’agosto del 2020. Dopo la messa in suffragio celebrata dai parroci don Salvatore Giovinazzo della parrocchia del Santissimo Rosario, e don Letterio Festa della parrocchia di San Girolamo, si è proceduto allo svelamento della stele. Un momento percorso da sentimenti fortissimi e dall’enorme emozione dei famigliari di Domenico Zito, tra cui il padre, la madre e le sorelle. Accanto a loro, l’intera Comunità di San Pietro. «Questo campo è stato un desiderio di Domenico sin dalla sua infanzia – è stato spiegato -. Oggi coltiviamo il ricordo con il dolore di chi ama profondamente e la speranza di chi lotta ogni giorno per far rivivere in ogni cosa la memoria di chi non c’è più». Tra gli amministratori presenti, anche il Consigliere Comunale Antonio Loprevite, che ha seguito passo dopo passo l’iter per l’intitolazione della struttura sportiva, e il Sindaco Francesco Cosentino. «Porterò per sempre nel mio cuore le parole e i gesti della famiglia Zito – ha affermato il Primo Cittadino – e la ringrazio per lo straordinario esempio di amore e dedizione offerto a tutta la Comunità. Il ricordo di Domenico Zito trova oggi una nuova strada da percorrere. Questa struttura sportiva è stata realizzata negli scorsi anni, su indirizzo dell’Amministrazione che mi ha preceduto. Adesso gli affidiamo un compito nuovo, importante e luminoso, che è quello della memoria. Grazie ad Antonio Loprevite per il lavoro svolto, ai parroci don Salvatore e don Letterio, e grazie a tutti i cittadini di questa contrada laboriosa e coesa. Le morti sul lavoro sono una piaga che va debellata. Coltiviamo l’esperienza di Domenico Zito facendo tesoro della testimonianza che ci ha lasciato».

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