Nell’ambito di questo ricco Maggio dei Libri cittadino, riparte la rassegna letteraria dell’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, curata dalla Presidenza del Consiglio Comunale e dall’Assessorato alla Cultura. Il 10 maggio è prevista la presentazione al pubblico di uno dei libri più graffianti e discussi del 2021: “Madri” di Marisa Fasanella, edito da Castelvecchi Editore; un testo che affronta con fermezza e senza sconti la questione della sopravvivenza della maternità e della femminilità in contesti di deprivazione quali i manicomi. La rassegna, ospitata dal Chiostro Caffè Letterario, è sponsorizzata dalla sede lametina dell’Università Telematica Unipegaso e si avvale della collaborazione con l’Istituto Tecnico Economico “Valentino de Fazio”, che cura i contenuti e la stampa del materiale informativo relativo a ogni evento. Il Liceo Statale “Tommaso Campanella” propone di volta in volta i propri giovani artisti per brevi intermezzi musicali tematici: per la presentazione di Marisa Fasanella si esibirà il giovane pianista Cristian Muraca, della quarta classe del Liceo Musicale.
Il poeta Pasqualino Bongiovanni, curatore scientifico della Rassegna, modererà il dibattito insieme al professor Giuseppe Lo Castro, docente di Letteratura Italiana presso l’Università della Calabria. Marisa Fasanella è tra le voci più interessanti della recente letteratura italiana: originaria di Cassano allo Ionio, ha pubblicato romanzi e raccolte di racconti per prestigiose case editrici e con “Madri” è finalista, nella sezione Narrativa, del premio Deledda 2022.
Pasqualino Bongiovanni spiega così le ragioni dell’attenzione che la Rassegna ha dedicato a quest’opera: “Marisa Fasanella è una delle voci femminili che da diversi anni animano con successo il panorama della nostra letteratura regionale regalandoci anche le luci della ribalta nazionale. Ha già alle spalle una corposa produzione caratterizzata da un’originale narrazione al femminile del Sud. Nella sua ultima opera, “Madri”, l’autrice rivisita il tema della maternità sottraendolo agli stereotipi più comuni e trascendendolo, invece, in una dimensione caratterizzata da una sofferenza feroce e disperata in grado di generare nel lettore un forte impatto emotivo. L’opera è costituita, infatti, da una serie di storie in cui le protagoniste sono donne rinchiuse in manicomio che hanno vissuto drammaticamente e sulla propria pelle la maternità. Se è vero che uno dei compiti principali della letteratura è quello di aiutarci a vivere meglio, allora dal triste destino di ognuna di queste figure femminili emerge la drammatica urgenza di un’umana e intima solidarietà che non può certamente lasciare indifferenti”.