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Il concorso “Miglior novello d’Italia 2023” sbarca a Roma

Si terrà nella Capitale venerdì 17 novembre alle ore 17 la XVII edizione del Concorso nazionale “Miglior vino novello” organizzata dal Nuovo Istituto Nazionale del Vino Novello diretto da Tommaso Caporale; la competizione sarà ospitata dalla sede storica dell’Istituto alberghiero IPSEOA Tor Carbone A. Narducci nel Parco dell’Appia Antica, già residenza di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini.

Tra i componenti della giuria il presidente del Consorzio di tutela dei vini Roma doc, Tullio Galassini, il sommelier Ais e redattore della guida Vitae, Fabio Santini e il vicepresidente nazionale di Assoenologi, Massimo Tripaldi.

Il concorso, come ogni anno, sarà abbinato al Salone nazionale del vino novello, un’esposizione itinerante dei vini novello partecipanti, che saranno oltre 20 e provenienti da tutte le regioni d’Italia.

Attraverso l’individuazione di questa nuova location, dopo l’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore in provincia di Cosenza e il Santuario della Madonna dei Lattani a Roccamonfina in provincia di Caserta, si riconferma anche quest’anno la mission di abbinare le degustazioni e la promozione dei vini novello a strutture di interesse storico-artistico-ambientale al fine di incentivare il turismo cosiddetto esperenziale. L’evento si concluderà nel borgo medievale di Bassano in Teverina in provincia di Viterbo, sabato 18 novembre, con un pranzo conviviale a base dei vini novello premiati.

Quest’anno l’evento si impreziosisce maggiormente anche grazie alla collaborazione con lo studio d’arte Courtesy Fratelli Emme e al coinvolgimento di un artista di fama internazionale che realizzerà, in edizione limitata, l’etichetta 2024 del novello vincitore. Il suo nome verrà svelato durante il corso della serata.

L’obiettivo della manifestazione resta quello della modifica del D.M. del 13 agosto 2012 che disciplina la produzione dei vini novello nel punto in cui descrive il processo di fermentazione con macerazione carbonica dell’uva intera, portando la percentuale attuale del 40% minino al 100% come in Francia, per cui l’Istituto ha già mosso istanza al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

 

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