“Come avevo già anticipato nei giorni scorsi dopo il colloquio con i vertici della Struttura tecnica di Missione del MIMS, l’allegato infrastrutture al DEF individua tra le ” nuove ” priorità infrastrutturali, la SS 106 Jonica che diventa la bandiera di un nuovo ciclo di investimenti per il Sud. Il Sole 24 ore ne da notizia stamattina e devo dire che la cosa mi commuove perché vedo finalmente realizzarsi lo scopo per cui, incessantemente, mi sono battuta dall’avvio della legislatura e non posso fare a meno, nel contempo, di sorridere pensando che anche lo stesso prestigioso quotidiano non può fare a meno di virgolettare l’aggettivo “nuove” perché la SS 106 è un problema atavico di cui tutti hanno sempre parlato, agone di scontri politici e di promesse non mantenute, ma nei fatti trascurata da sempre così come trascurata è sempre stata l’intera fascia Jonica. Come l’ho definita in una delle mie tante interpellanze parlamentari una leggenda dolorosa che si è tramandata per un secolo di padre in figlio”.
Così la deputata crotonese M5S Elisabetta Barbuto la quale prosegue . “Attendiamo, adesso, che l’allegato venga sottoposto all’attenzione della Commissione Trasporti, ma voglio comunque fin d’ora evidenziare l’importanza di una Regione attenta che ha saputo dare impulso , per la parte di sua competenza, al circuito virtuoso che ha tenuto alta l’attenzione su questa infrastruttura strategica, e per noi vitale, a dimostrazione di quanto ho sempre sostenuto e cioè che l’unione e la sinergia istituzionale sui territori fanno la differenza. Una differenza sostanziale che negli anni precedenti non vi è mai stata e che ha penalizzato notevolmente la nostra zona Jonica”.
“Anche nell’ultimo incontro presso il MIMS”, conclude la deputata ” ho tenuto a sottolineare e a ribadire che la SS 106 deve essere tutta a 4 corsie e, quindi, l’unico termine che possiamo accettare quando si parla della strada è, e deve essere, realizzazione di una nuova strada di tipo B per tutto il percorso fino a Reggio Calabria e di certo non il termine, molto più ambiguo e sornione, di ammodernamento che lascia la strada aperta a tante soluzioni alternative, ma non soddisfacenti per il territorio. Voglio, infine, ringraziare Danilo Toninelli, all’epoca Ministro delle Infrastrutture, che per primo ha creduto in questa battaglia e per primo ha dato impulso, da quel famoso incontro presso la Prefettura di Crotone del 17 dicembre 2018, al progetto per la nuova Statale 106. Resta il rimpianto per i tanti decenni passati in cui la politica nazionale e locale si è disinteressata nei fatti della nostra zona e mi chiedo cosa e dove avremmo potuto essere adesso se solo ci si fosse attivati diversamente. Ma guardiamo avanti e continuiamo a lottare perché se i tre miliardi annunciati non sono sufficienti per tutta la SS 106 siamo comunque sulla giusta strada. Finalmente”.