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Truffa sui fondi europei: sequestro beni per 713.000 euro a 7 indagati

I finanzieri del comando provinciale di Catanzaro hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del tribunale di Catanzaro , su richiesta della procura europea (Eppo) di Palermo, per l’ammontare complessivo di 713.377,61 euro. Il provvedimento cautelare giunge al termine di accurate indagini condotte dai militari del gruppo di CatanzaroUnione europea) risultati riconducibili ad un programma di aiuti comunitari finalizzato a sovvenzionare le ditte individuali che servono nel campo della coltivazione e che mirano a sviluppare sul territorio regionale la conversione dell’agricoltura tradizionale in quella biologica, in un periodo di sette anni.

I numerosi accertamenti condotti dai militari del gruppo di Catanzaro, in coordinamento con il procuratore europeo di Palermo, uniti all’analisi della documentazione acquisita presso Arcea, faranno emergere le condotte truffaldine degli indagati, i quali per ottenere illecitamente l’affidamento dei terreni e dei relativi contributi comunitari, hanno prodotto false certificazioni che attestavano il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa, inducendo in errore l’ente pagatore che ha poi elargito le somme oggetto di sequestro. Il Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta del procuratore delegato europeo dell’ufficio di Palermo, avvalorando le condotte illecite accertate dai finanzieri, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo del profitto del reato di truffa aggravata in danno dell’unione europea pari in totale a 713.377,61 euro, disponendo il sequestro delle disponibilita’ finanziarie e dei beni riconducibili agli indagati. Nel corso dell’esecuzione del provvedimento i finanzieri del gruppo di Catanzaro hanno bloccato e conseguentemente sequestrato i conti correnti ed i beni immobili intestati agli indagati cautelando i profitti illecitamente ottenuti.

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