“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
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Gerace accoglie la statua della Madonna di Polsi

La Comunità di Gerace ha accolto la statua della Madonna di Polsi che sta attraversando tutto il territorio diocesano lungo un percorso di fede, di speranza e di riconciliazione fortemente voluto da Mons. Francesco Oliva, Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, che ha indetto l’Anno Mariano con il quale parte una grande sfida: rilanciare la pietà popolare rendendola fermento di crescita sociale, civile e religiosa. È un percorso che impegna tutta la comunità: fedeli laici, sacerdoti gioiosi nel ministero, pronti nell’ascolto e nell’accompagnamento spirituale.

La Peregrinatio Mariae, che percorrerà tutto il territorio diocesano, in una rete che unisce fra loro i vari santuari mariani e le principali chiese parrocchiali è stata accolta da Don Franco Labadessa, parroco della basilica concattedrale Santa Maria Assunta, da numerosi fedeli, dal Vice sindaco Rudi Lizzi e dai consiglieri Michele Orlando e Giuseppe Lacopo, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale.

Nel corso della solenne celebrazione che si è tenuta all’arrivo della statua don Franco ha ripercorso il cammino di fede della comunità geracese con la devozione alla Madonna quale compagna di un viaggio di gioia e speranza nel presente che guarda con fede al futuro.

«È un momento emozionante per tutta la nostra comunità che pervade di una fede vera e profonda», ha dichiarato il vice sindaco Rudi Lizzi che ha aggiunto: «La Peregrinatio Mariae è rappresenta occasione di profondo rinnovamento spirituale per la comunità geracese e per l’intera Locride anche perché, per come ha sottolineato mons. Oliva, è attraverso l’ascolto, l’incontro, l’impegno quotidiano, la preghiera che sapremo apprezzare ogni opportunità, recuperando la gioia del Vangelo e dell’essere con Gesù e la Madre sua, in una vita che si rinnova attraverso rapporti improntati alla fede, alla speranza ed alla carità. Senza speranza non c’è pienezza di vita. Guardiamo tutti a Maria, Madre del Divin Pastore, e a Lei ci affidiamo affinché ci doni “la capacità di affrontare la vita col coraggio della fede”».

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