Il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, ha tenuto un’informativa al Consiglio, nel corso della seduta odierna, sui contenuti dell’incontro che ha avuto nei giorni scorsi, insieme al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, col ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
“Il ministro Salvini – ha detto Occhiuto – ci ha rappresentato la volontà del Governo di realizzare il Ponte sullo Stretto. Per quanto mi riguarda, ho espresso la volontà di allargare il tema del confronto, da esercitarsi attraverso un gruppo di lavoro composto anche dai Presidenti delle due Regioni, sul più generale complesso della infrastrutturazione delle Regioni del Mezzogiorno. Ho rappresentato al Ministro Salvini la necessità che il Governo sia conseguente rispetto ad un impegno contenuto nell’allegato Infrastrutture al Def licenziato dal precedente esecutivo. Allegato che prevedeva – ha aggiunto il Governatore – di finanziare con ulteriori tre miliardi di euro la nuova statale 106 ionica. Era un impegno contenuto nella parte discorsiva dell’allegato infrastrutture al Def, ma non nelle tabelle, perché quell’impegno va scritto in legge di Bilancio. Ho rappresentato la circostanza, che il Ministro Salvini conosceva, che in un Paese civile una strada non può essere definita, per trent’anni, la ‘strada della morte’ senza che lo Stato si faccia carico di evitare che questa arteria continui ad essere definita in questo modo. La statale 106 è una strada di importanza strategica. Non solo per la Calabria, ma per tutto il Paese. Anche l’Europa la inserisce tra le strade più importanti di collegamento nel Mezzogiorno”.
Occhiuto ha ricordato come “nel corso dei decenni precedenti non ci sia mai stato un conseguente impegno da parte dei Governi che si sono succeduti, sia di centrodestra che di centrosinistra”. Il Presidente della Regione ha anche fatto riferimento all’intervento fatto insieme all’assessore Mauro Dolce col Governo di allora e con l’Anas “in relazione al fatto – ha detto Occhiuto – che la Calabria è collegata al resto del Paese soltanto con l’Autostrada del Mediterraneo. Chi governa questa Regione, ed i calabresi in generale, devono essere preoccupati se non piove, e quindi della siccità. Ma devono essere ancora più preoccupati se piove perché la Calabria è una regione esposta ai rischi avversi determinati dai cambiamenti climatici”. Occhiuto, tra gli altri argomenti, si è soffermato sul porto di Gioia Tauro, “che è in continua crescita – ha detto – perché il Mediterraneo sta diventando centrale negli scambi commerciali. Oggi si sta spostando il paradigma dello sviluppo, sempre più proiettato verso il Mediterraneo. La Calabria può diventare l’hub dell’Europa sul Mediterraneo. E un investimento come quello del ponte sullo Stretto dimostra che c’è la volontà del Governo centrale di investire in questa parte del Paese con opere che abbiano un riverbero sullo sviluppo infrastrutturale secondario. Sarebbe un’opera gigantesca, capace anche di attrarre l’interesse mondiale verso la Calabria e la Sicilia”.
“Ho detto al ministro Salvini – ha detto ancora il presidente della Regione – che avrà il nostro consenso sul ponte, ma soltanto se collegato ad un pari interesse per altre infrastrutture che sono necessarie in Calabria. È una vecchia battaglia anche del Consiglio regionale. Abbiamo già espresso all’unanimità la volontà di svolgere un’azione forte ed incisiva sulla statale 106 con il sostegno ricevuto dai sindacati. Dovremmo essere uniti anche sull’autonomia differenziata. In merito a quest’ultimo argomento ho detto al ministro Calderoli che l’approccio che io vorrei che il Mezzogiorno avesse nei confronti dell’autonomia differenziata e del federalismo non un atteggiamento difensivo, ma privo di complessi e senza sudditanza psicologica nei confronti delle Regioni del Nord”.