Entra nel vivo la quarantesima edizione della Sagra dell’Uva e del vino di Donnici.
Domani, venerdì 7 ottobre, la prevista inaugurazione ufficiale, nel borgo antico della frazione alle porte della città, alla presenza del Sindaco Franz Caruso e dell’Assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo.
Il taglio del nastro sarà preceduto, alle ore 18,30, nell’auditorium delle Vigne “Alessandro Bozzo” di Donnici, da un convegno sul tema “Donnici tra comunicazione e turismo enogastronomico”. A seguire, il via ufficiale alla sagra, con l’apertura degli stands. La manifestazione animerà il borgo antico anche nelle giornate di sabato 8 ottobre e domenica 9 ottobre, non solo con le degustazioni del vino e dei prodotti autoctoni, ma anche con una serie di iniziative collaterali ed eventi musicali che allieteranno i partecipanti fino a tardi.
Mentre al Museo dei Brettii e degli Enotri, prosegue, fino a domenica 9 ottobre, la mostra fotografica sulle cantine storiche, frutto di un’accurata selezione di scatti d’epoca provenienti dalle cantine del Donnici, recuperate anche dagli archivi comunali e da quelli di fondazioni e associazioni, ieri nella sala capitolare del Complesso monumentale di San Domenico si è svolta una tavola rotonda sul presente e il futuro del vino di Donnici. I lavori sono stati coordinati dal giornalista del settore e sommelier Tommaso Caporale che è anche coordinatore enogastronomico della Sagra. Al tavolo dell’incontro, l’Assessore alle attività economiche e produttive del Comune di Cosenza, Massimiliano Battaglia, Gianni Boi, Direttore generale della cantina Spadafora 1915, la più antica in assoluto e tra le cinque che hanno aderito all’edizione di quest’anno della Sagra, e due operatori della ristorazione, Felice Giocondo e Pasquale Mazzuca, titolari di due rinomati ristoranti della città, tra quelli che hanno aderito all’iniziativa “Come una sera a Donnici”, consistente nella elaborazione, per le tre serate dell’anteprima della sagra in città, di menu degustazione a base di pietanze tipiche cosentine ai quali si abbinano una o più etichette di vini della sottozona Donnici. Alla tavola rotonda ha partecipato anche il prof.Carmelo Fabbricatore, Presidente dell’Unione regionale dei Cuochi calabresi, ma nelle vesti anche di docente dell’Istituto alberghiero Mancini-Tommasi che sarà affiancato dai suoi allievi durante l’allestimento, nelle tre serate della sagra a Donnici, di una gastronomia ufficiale che, in Piazza Monsignor Bilotto, darà vita ad un vero e proprio ristorante della sagra gestito da chef di grande valore della nostra provincia che proporranno pietanze da abbinare ai vini Donnici.
Nel corso dell’incontro è emerso a più riprese, grazie ai contributi degli intervenuti, che il futuro del vino Donnici non può che passare attraverso la ristorazione, dalla quale non può prescindere, però, un’attività di formazione del personale dei ristoranti che devono essere messi nella condizione di poter presentare al cliente il prodotto vinicolo autoctono, illustrandone caratteristiche e qualità. I ristoratori hanno concordato sulla necessità di educare il cliente al consumo dei vini e dei prodotti autoctoni, quasi imponendo la linea delle proprie tipicità, anche perché il vino va saputo raccontare. Nel corso dell’incontro sono intervenute, oltre all’assessore Battaglia, anche alcune esponenti della giunta guidata dal Sindaco Franz Caruso, come il Vice Sindaco Maria Pia Funaro e le Assessore Pina Incarnato e Veronica Buffone che hanno fatto parte dell’affiatato team dell’esecutivo municipale che si è occupato dell’organizzazione della sagra. Se per l’Assessore Buffone quello della affermazione del vino Donnici è un percorso anche culturale che ha bisogno di sedimentazione, il Vice Sindaco Maria Pia Funaro ha dato merito ai nostri ristoratori di aver avuto l’intelligenza di essere attrattivi per le nuove generazioni. Sulla necessità di formare il personale dei ristoranti e di tornare alle tradizioni e alla cucina di un tempo, strutturando opportune strategie con le cantine, ha parlato anche l’Assessore Battaglia. Un richiamo alle sinergie nel settore è stato lanciato infine da Gianni Boi per il quale, specie in un mondo globalizzato come quello attuale, da soli non si va da nessuna parte. “Bisogna sfruttare meglio le opportunità di cui disponiamo che aiuterebbero anche a creare occupazione”.