La filiale catanzarese della Banca d’Italia apre le sue porte alla città e offre uno spazio espositivo inedito grazie alla collaborazione artistica e tecnica dell’Accademia di Belle Arti del capoluogo di regione: si intitola “Generations in motion” la mostra che è nata dalla collaborazione tra i due Enti e che dal 5 settembre è visitabile nei locali di Largo Serravalle, nel centro storico di Catanzaro.
Le opere sono tratte dalla collezione dell’Accademia e sono state realizzate negli anni da artisti che negli anni sono entrato in contatto con l’Accademia, ma anche da chi ha ricoperto o ricopre un ruolo proprio all’interno dell’Accademia stessa. Come Virgilio Piccari, direttore dell’Aba di Catanzaro e autore di una delle opere esposte, che a margine della conferenza stampa inaugurale della mostra ha detto: «Il patrimonio dell’Accademia si è arricchito negli anni di splendide opere. Sono felice che si sia creata l’opportunità di questa mostra in un luogo importante com’è il palazzo della Banca d’Italia. Ritengo quindi doveroso spendere delle parole di ringraziamento nei confronti del direttore della Banca d’Italia di Catanzaro, Sergio Magarelli, che inteso promuovere questa iniziativa che si propone di mettere al centro il valore della cultura in un momento molto particolare. È un messaggio significativo per il nostro territorio pieno di ricchezza, di bellezza, di contenuto. Avevamo, in una prima fase, ipotizzato di mettere in mostra la produzione dei nostri allievi, purtroppo il periodo della pandemia ha fortemente rallentato i nostri giovani artisti nella realizzazione delle loro opere. Ma per non negare al territorio l’occasione di conoscere l’Accademia e allo stesso tempo la Banca d’Italia, abbiamo costruito un percorso artistico che racconta l’Accademia attraverso una parte del suo patrimonio».
Le parole di Piccari hanno fatto da cornice all’intervento dello stesso Magarelli e di Aldo Costa, presidente dell’Aba di Catanzaro. Il primo ha infatti sottolineato come l’iniziativa presentata ieri si inserisca in un elenco di attività che hanno visto la stretta collaborazione tra la filiale catanzarese di Bankitalia e l’Aba del capoluogo calabrese. Tra queste, il restauro del dipinto di Andrea Cefaly senior “Il commercio di Calabria e le promesse del ministero italiano” e la cura dell’esposizione “La ritrattistica di inizio secolo (1900-1934) – Tra immagini e moti dell’anima”, in collaborazione con la Provincia di Catanzaro. Magarelli ha poi ricordato anche la figura dell’architetto catanzarese Saul Greco, prestigiosa firma dell’architettura del secondo dopoguerra e autore, tra gli altri, del progetto dell’edificio che ospita proprio la filiale catanzarese della Banca d’Italia.
Costa, nel confermare l’avvenuto recupero degli spazi dell’ex istituto scolastico “Einaudi” in cui torneranno a tenersi i laboratori dell’accademia, ha poi aggiunto: «Abbiamo inteso cogliere immediatamente l’occasione che ci è stata offerta dal direttore Magarelli. Lo abbiamo fatto per cercare di avvicinare il mondo dell’Accademia alla città attraverso gli spazi della Banca d’Italia. La presenza dell’Accademia in città è stato un tema sempre dibattuto, ma sono convinto che la città abbia bisogno di essere “colorata” dall’attività dell’Accademia. Da questo punto di vista stiamo lavorando bene assieme al direttore Piccari per mettere in piedi una serie di attività che vedranno la luce in questo anno accademico».
Alla conferenza stampa di presentazione della mostra, a cui è seguito un tour guidato delle opere, hanno partecipato Donatella Monteverdi e Giusy Iemma, rispettivamente assessore alla Cultura e vicesindaca di Catanzaro, e le docenti Aba Maria Saveria Ruga e Lara Caccia, che hanno curato l’allestimento dell’esposizione.
La mostra sarà visitabile gratuitamente da lunedì al venerdì, dalle ore 8:15 alle 13:30. Le opere esposte sono state realizzate da Giuseppe Negro, Caterina Arcuri, Giuseppe Spatola, Francesco Correggia, Lia Drei, Francesco Guerrieri, Alessandro Mendini, Veronica Montanino, Carmine Di Ruggiero, Bruno La Vergata, Virgilio Piccari, Carmelo Nicosia, Toni Ferro, Pietro Fortuna.