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Decreto Pubblica Amministrazione, Bloise: “Falliscono in Calabria gli incrementi del salario accessorio”

UILFPL Calabria Walter Bloise: “In Calabria solo pochissimi enti degli oltre 410 – forse addirittura nessuno –
potranno applicare la norma tanto pubblicizzata;
Il governo, con il Decreto Pubblica Amministrazione (Dl 25/2025), ha previsto incrementi del salario
accessorio dei dipendenti non dirigenti di Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni. Fino al 48%
della spesa per gli stipendi del 2023. Un’opportunità, viene detto, per le amministrazioni che faticano ad
assumere.
Ma per la UIL FPL Calabria si tratta di previsioni inattuabili.
“Questo decreto lo potranno usare in pochi al Sud e in Calabria in particolare, praticamente nessuno. In
tanti enti (e tra questi la Regione) il limite del 48% è già superato, o mancano le condizioni per farlo: bilanci
risicati, tagli subiti, risorse insufficienti. Anche dove i conti appaiono a posto, c’è chi preferisce la prudenza,
per paura di nuovi vincoli futuri.
E poi – continua Bloise segretario della Uil fpl Calabria – restano stranamente fuori dalla norma Unioni di
Comuni, Camere di Commercio, altri enti. Le risorse promesse non sono né stabili né immediate;
soprattutto non danno risposte vere ai salari, non danno dignità a chi lavora. Così si rischia solo di
aumentare le distanze e di rinunciare a nuove assunzioni. Non è questa la strada per recuperare il gap degli
stipendi delle Funzioni Locali ”.
Sarebbe bastato avere una certa esperienza in materia contrattuale e/o di conoscenza delle realtà locali del
Sud per capire immediatamente che l’applicazione del Decreto PA, specie a queste latitudini è difficile o
meglio ancora irrealizzabile.
Proprio per questi motivi la UILFPL da subito è stata critica verso questa soluzione.
Fumo negli occhi, per chi non arriva a fine mese.
“Nei territori siamo impegnati nel tentativo di migliorare, attraverso la contrattazione decentrata
integrativa le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori sfruttando tutti i margini che la normativa vigente
consente. Ma gran parte dei comuni e delle Amministrazioni non ha possibilità di incrementare il salario
accessorio prosegue Bloise -. Le opportunità tanto sbandierate dal Governo aperte dal Decreto PA sono
praticamente inapplicabili e, anche dove ci sarebbero spazi, ci si trova davanti a un bivio: assumere nuovo
personale o dare più soldi, tramite il salario accessorio ai dipendenti. La gran parte degli enti ci illustrano
bilanci al collasso sottolinea il Segretario Generale UILFPL Calabria.
Noi continueremo a confrontarci nei posti di lavoro smascherando le vere cifre mosse da questa norma,
chiarendo i dubbi delle lavoratrici e dei lavoratori ed evidenziando che quasi dappertutto nessun aumento
salariale si potrà raggiungere.

La nostra responsabilità è ottenere contratti decentrati dignitosi che non facciano arretrare il comparto,
quando già il personale sta sparendo, visto che non è certamente attrattivo lavorare per 24.000 euro lordi
l’anno ( stipendio area di ingresso dei funzionari e dell’ elevata qualificazione ) con grandissime
responsabilità. Chiediamo risorse vere, salari dignitosi per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle
amministrazioni locali, a prescindere dall’ente di riferimento”.
Conclude Bloise della UILFPL Calabria: credo che la strada per incrementare il salario accessorio intrapresa
dal Governo con il Decreto PA è quella sbagliata .
In Calabria ancora zero risultati”.

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