Martedì 19 luglio ore 21:30 al Teatro del Mare di Ardore Marina (RC), a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ardore e all’interno della rassegna “Estate ad Ardore”, verrà presentato il documentario ‘Gelsomino è donna’ (Italia, 2025, 26′), realizzato dal gruppo cinema del polo tecnico-professionale Dea Persefone Zanotti Bianco di Locri (RC) con il coordinamento della regista Federika Ponnetti, grazie al bando del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola del MIC e MIM 2024/25, il cui documentario è stato selezionato come evento speciale alla 22° edizione del Magna Grecia Film Festival.
Alla presentazione del documentario e per un dibattito col pubblico, coordinato dal Dott. Giuseppe Grenci col Centro Studi Francesco Misiano, ci saranno le gelsominaie di Ardore Franca Crisafi e Rosa Marzano, la regista Federika Ponnetti, il dirigente Carlo Milidone e la vicepreside Daniela Circosta del polo scolastico Dea Persefone Zanotti Bianco di Locri (RC), insieme a qualche ragazza e ragazzo del gruppo cinema che ha realizzato il film e la padrona di casa, l’Assessora alla Cultura di Ardore Avv. Rosita Muscatello.
Gelsomino è donna è la storia di tre donne unite dall’aver fatto lo stesso lavoro e dall’amore per i gelsomini, che ha dato loro dignità lavorativa ed emancipazione. Il racconto di una Calabria diversa: forte, resiliente, donna.
È un documentario esito del progetto ‘Cinema nella Costa dei Gelsomini’ realizzato dal Gruppo Cinema del Polo scolastico tecnico professionale Dea Persefone Zanotti Bianco di Locri (RC) con la regista Federika Ponnetti, vincitrice del bando ‘Visioni fuori luogo’ del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola a.s. 2024/25 che incentiva il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione, promosso dal Ministero della Cultura Direzione Cinema e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
I ragazzi che hanno aderito al gruppo cinema vengono dalle scuole Istituto Tecnico Agrario di Caulonia, Istituto Professionale Alberghiero di Locri e Siderno e Istituto per il Turismo di Marina di Gioiosa ionica, tratto di costa ionica chiamata “Costa dei gelsomini”.
Gelsomino è donna è stato proiettato come evento speciale della 22a edizione del Magna Grecia Film Festival 2025, ideata dai fratelli Alessandro e Gianvito Casadonte, nella rassegna ‘Sguardi di Calabria‘, con opere che raccontano storie legate al territorio calabrese, a cura di Antonio Capellupo. Oltre a questa vetrina internazionale, il documentario è stato visto dagli studenti del polo tecnico-professionale Dea Persefone Zanotti Bianco al Cinema Nuovo di Siderno, dalla comunità di Camini, con la sua gelsominaia siriana co-protagonista del film, e al festival Etica e Bio, Teatro Fuorisquadro di Caulonia superiore.
L’Avv. Rosita Muscatello, Assessore alla cultura del comune di Ardore, ci racconta il motivo dell’organizzazione di questa serata come evento dell’Estate di Ardore.
“L’Amministrazione Comunale di Ardore è profondamente orgogliosa di avere in palinsesto questa serata, che racchiude il valore delle nostre radici e la bellezza della memoria condivisa.
Tra le protagoniste del documentario sono presenti la signora Franca Crisafi e Rosa Marzano, di Ardore, testimoni dirette di tradizioni e saperi che meritano di essere ascoltati e tramandati. Per noi è un privilegio poter dare visibilità a queste voci autentiche, che rappresentano l’anima della nostra comunità.
Insieme, celebreremo il legame tra passato e presente, tra chi ha vissuto e custodito la nostra storia e le nuove generazioni che ne raccoglieranno l’eredità”.
Il Dirigente del polo tecnico-professionale Dea Persefone Zanotti Bianco, Carlo Milidone, ha comunicato alla comunità scolastica la diffusione del documentario ‘Gelsomino è donna’ al festival internazionale MGFF 2025, al Festival Etica & Bio e ora anche alla rassegna estiva del Comune di Ardore marina, con queste parole.
“Essere invitati a proiettare il nostro documentario significa riconoscere il lavoro e l’impegno delle studentesse e degli studenti, dare spazio alle storie che fanno parte della nostra comunità e valorizzare un progetto che porta il nome del nostro Istituto, sia in contesti nazionali di grande prestigio come il Magna Graecia Film Festival, che in quelli locali come l’Estate di Ardore’.
Si tratta di un risultato di cui siamo orgogliosi e che dimostra come una scuola aperta al territorio e con
una visione chiara possa contribuire in modo significativo a costruire consapevolezza, memoria e
futuro.
La partecipazione all’evento rappresenta un’importante occasione per mettere in luce la
creatività dei nostri giovani e per promuovere un percorso educativo che si fonda sulla cultura, la cittadinanza attiva e l’identità del territorio”.
Il documentario ‘Gelsomino è donna‘:
SINOSSI
“Gelsomino è donna” è un documentario che racconta la storia del lavoro e dell’emancipazione di Francesca e Rosa, due donne della costa dei gelsomini, e di Albellak, siriana di Damasco. Tre donne unite dalla passione per il lavoro da ‘gelsominaia’, raccoglitrice di gelsomini, mestiere diffusosi in Calabria nel secolo scorso e che accomuna Rosa e Francesca, che lo hanno svolto ad Ardore e a Benestare, e Albellak, che faceva lo stesso lavoro in Siria, a Damasco, città soprannominata ‘del gelsomino’, e che ora vive nell’entroterra della locride a Camini.
Tre storie forti, quelle delle protagoniste. A fare da fil rouge i gelsomini, fiori piccolissimi che diventano il mezzo per l’emancipazione attraverso il lavoro e l’occasione per instaurare durature alleanze femminili. Una narrazione che attraversa il tempo e lo spazio: dalla Calabria del ‘900, alla Siria prima che scoppiasse la guerra e fuggissero attraverso i corridori umanitari.
Tra gli anni ’50 e ’70 in quel tratto di costa calabrese chiamata “dei gelsomini” che affaccia sul mar Ionio reggino da Africo a Stilo, le gelsominaie erano migliaia e migliaia. Sono state protagoniste de “la rivoluzione profumata” che è stato il primo sciopero di donne in Italia che ha ottenuto dei risultati concreti nell’emancipazione femminile in quanto lo Stato ha riconosciuto loro un’indennità da lavoro usurante e un accesso anticipato alla pensione.
Lo Stato ha riconosciuto le Gelsominaie come lavoratrici prima ancora dei loro padri e mariti, che incassavano e gestivano il loro stipendio, che invece era una risorsa importante nell’economia familiare.
Questo documentario vuole ricordare e celebrare quelle lavoratrici.
Note di produzione:
‘Gelsomino è donna‘ è un documentario mediometraggio (26’) esito del progetto ‘Cinema nella Costa dei Gelsomini’ e realizzato dal Gruppo Cinema del Polo scolastico tecnico professionale Dea Persefone Zanotti Bianco di Locri (RC) – con sedi a Locri, Siderno, Marina di Gioiosa ionica, Monasterace e Caulonia – grazie al Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola a.s. 2024/25 che incentiva il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione, promosso dal Ministero della Cultura Direzione Cinema e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Con la produzione esecutiva della società di produzione cinematografica Zoom srl di Modena, e con il coordinamento della regista Federika Ponnetti, responsabile scientifica del progetto.
Gli studenti che hanno partecipato al progetto hanno raccolto memorie orali di donne, dell’età delle loro nonne o bisnonne, della loro zona o per nascita o per adozione.
La memoria orale, raccolta dalle ragazze e dai ragazzi, è stata rielaborata da chi ha lavorato alla sua comunicazione per realizzare un prodotto audiovisivo che valorizzasse le tradizioni calabresi. Il risultato è stato poi riproposto agli stessi studenti per essere da stimolo a costruire il proprio futuro nella propria terra, scegliendo la valorizzazione del territorio in cui vivono, invece che l’andar via.
Il documentario è arricchito dal ri-uso creativo dei materiali d’archivio dell’Istituto Luce Cinecittà e dell’AAMOD Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio.
E’ stata realizzata una versione del documentario con i sottotitoli in inglese in quanto in classe si è riflettuto in modo collettivo sul target audience del prodotto, e i ragazzi hanno lavorato a un database di associazioni di calabresi nel mondo da contattare per proporre la sua visione all’interno dei loro circoli.
Il progetto ha avuto il patrocinio della Calabria Film Commission, il documentario ha avuto il patrocinio del Comune di Camini ed è stato realizzato grazie anche al supporto di Jungi Mundu Eurocoop Servizi Cooperativa sociale, Sistema Accoglienza Integrazione del Ministero dell’Interno.