«Anche quest’anno, durante le giornate di Pasqua e Pasquetta, la città di Catanzaro ha dovuto fare i conti con l’ennesima occasione mancata da parte dell’amministrazione comunale guidata dal centrosinistra. Nessuna visione, nessuna iniziativa, nessun segnale di presenza istituzionale, in particolare nel quartiere Lido».
Lo dichiara Eugenio Riccio, Capogruppo della Lega a Palazzo De Nobili, che denuncia apertamente l’inerzia dell’attuale maggioranza. «Senza l’iniziativa di un gruppo di giovani imprenditori, che con coraggio e intraprendenza continuano ad animare il lungomare di Giovino, la città sarebbe rimasta totalmente priva di vita – afferma Riccio –. È evidente come l’amministrazione non abbia programmato nulla, né abbia saputo cogliere l’opportunità di valorizzare le festività pasquali per dare impulso all’economia locale e alla socialità cittadina».
Il rappresentante della Lega punta il dito contro un esecutivo «che ormai ha mostrato tutti i suoi limiti»:
«La narrazione di un centrosinistra capace e innovatore si è scontrata con una realtà fatta di immobilismo e confusione amministrativa. Un nulla di fatto che si ripete in ogni stagione dell’anno, in ogni angolo della città. Ricordo che, a dicembre 2024, il sindaco Fiorita annunciava la nomina di un consigliere comunale delegato al rilancio del centro storico. A distanza di oltre quattro mesi, di quel progetto non vi è traccia, esattamente come del fantomatico “sindaco della notte” promesso in campagna elettorale».
Riccio prosegue con un confronto diretto: «A pochi chilometri da noi, la città di Soverato dimostra che quando c’è una visione politica concreta e una guida amministrativa determinata, i risultati arrivano. Il sindaco Daniele Vacca e il vicesindaco Lele Amoruso – nonostante le difficoltà personali – stanno offrendo un esempio virtuoso. A Catanzaro, invece, siamo prigionieri di una Giunta ingessata, improvvisata e incapace di affrontare le sfide del presente».
E conclude con un monito: «Senza un cambio di passo deciso e immediato, Catanzaro rischia di arrivare impreparata anche alla stagione estiva. Un altro fallimento che la città non può più permettersi».