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Il Consorzio Olio di Calabria Igp presenta etichetta identificativa alla Cittadella regionale

Dopo la presentazione all’Istituto del Poligrafico dello Stato e poi al Senato della Repubblica, a Roma, il Consorzio Olio di Calabria Igp ha voluto presentare, insieme alle Istituzioni regionali, la nuova etichetta identificativa direttamente alla Cittadella, nella sala oro del palazzo di Governo.
Un’etichetta identificativa unica accompagna, da tempo, ogni bottiglia di Olio di Calabria IGP, attribuendole una vera e propria “identità” e garantendo la completa tracciabilità del prodotto. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente del Consorzio, Massimino Magliocchi, accompagnato dal direttore Giuseppe Perri e da diversi produttori, oltre che alcune scuole del territorio, l’Assessore con deleghe all’agricoltura Gianluca Gallo, il Direttore Generale ARSAC Fulvia Caligiuri ed il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Giuseppe Iiritano. Presente, in Calabria, anche Matteo Taglienti Responsabile Marketing dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato. Mentre Felice Assenza, Capo Dipartimento dell’Ispettorato centrale della Tutela della Qualità e repressioni frodi dei prodotti Agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura Sovranità Alimentare e delle Foreste si è collegato da Roma. Ha voluto portare un contributo importante anche Felice Mattia, Direttore della sede calabrese dell’Ispettorato Masaf.
L’obiettivo, come evidenziato dal Presidente Magliocchi, è duplice: “offrire al consumatore uno strumento di verifica chiaro e sicuro, e al tempo stesso mettere in campo una strategia concreta contro i tentativi di imitazione e contraffazione”. “Il nuovo sigillo di garanzia rappresenta un passo in avanti nella valorizzazione dell’eccellenza agroalimentare calabrese – ha spiegato invece l’Assessore Regionale Gianluca Gallo – in linea con esperienze virtuose già affermate in altri settori simbolo del made in Italy, come il cioccolato di Modica o l’aceto balsamico di Modena.
In Calabria, su circa 500 mila ettari di superficie agricola, ben 170 mila – pari a un terzo – sono destinati alla coltivazione dell’olivo: un dato
che da solo racconta il valore strategico di questo comparto per la nostra economia agricola.
Il contrassegno è caratterizzato da un design grafico altamente sofisticato, ispirato ai sistemi di sicurezza adottati per la stampa delle banconote. Ogni etichetta è personalizzata con il logo e i colori ufficiali del Consorzio, numerata singolarmente e dotata di Qr Code: attraverso una semplice scansione con lo smartphone, l’utente potrà accedere a una piattaforma informativa dedicata ai temi della qualità certificata, della trasparenza produttiva e della tutela contro le frodi, contribuendo così a una maggiore consapevolezza e responsabilizzazione nella scelta dei prodotti agroalimentari italiani.
“La strada intrapresa è certamente quella giusta”, ha rimarcato Magliocchi. La scelta di adottare un contrassegno unico, voluta fortemente dal Consorzio, ha coinvolto sportivi e campioni del calibro di Giovanno Tocci ma anche partner prestigiosi come la Lilt. Un “nome e cognome alla singola bottiglia di olio” è un bel passo in avanti per il Consorzio.
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