“L'arte di non sapere, che non dev'essere confusa con l'ignoranza, perchè gli ignoranti non sono responsabili della loro triste condizione, nasce da un'idea autolatra ed egocentrica del mondo e della società” - Luis Sepúlveda
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Ballottaggio, Donatella Monteverdi (Cambiavento): “Vogliamo Catanzaro libera e fiduciosa nel futro”

“Domenica prossima, 26 giugno, torneremo alle urne ed eleggeremo il nuovo sindaco di Catanzaro. Dopo vent’anni di governo del Centrodestra, che hanno fiaccato e umiliato la Città, l’opportunità di voltare pagina non può e non deve andare sprecata”. Lo scrive in una nota Donatella Monteverdi, candidata al consiglio comunale con la lista Cambiavento, a sostegno del candidato sindaco Nicola Fiorita.

“Lo dico prima di tutto agli oltre trecento catanzaresi che mi hanno dato fiducia, preferendomi tra le candidate al Consiglio Comunale – continua –. A tutti loro, donne e uomini, vanno il mio profondo ringraziamento e l’esortazione forte a continuare la battaglia fino in fondo, per fare di Catanzaro una Città migliore, vivibile, inclusiva, solidale, produttiva, ma soprattutto fiera della sua storia e non più tristemente ripiegata su sé stessa. Andiamo a scrivere insieme quel nuovo capitolo che aspettiamo ormai da troppo tempo, stavolta abbiamo la vittoria a portata di mano. Regaliamoci una boccata di aria fresca e nuova”.

“Lo dico non solo ai nostri elettori ma anche a tutti quei miei concittadini e concittadine che hanno smarrito la speranza del cambiamento, a quelli che pensano che i politici siano tutti uguali e non si accorgono che per vent’anni sono stati sempre gli stessi a governare la Città e oggi vorrebbero continuare a farlo per chissà ancora quanto tempo, perché non intendono mollare la poltrona e il potere che ne deriva. Lo dico a chi è stato mortificato da quella politica che ha negato i diritti facendoli diventare favori. Lo dico a chi si sente solo perché non ritrova più intorno a sé quella meravigliosa comunità che è stata Catanzaro. Lo dico, da madre e da insegnante, a tutti quelli che hanno visto partire i loro figli, i nostri ragazzi. È per loro che abbiamo il dovere di cambiare. Non per trattenerli a forza ma per garantire loro la libertà di scegliere dove costruirsi il futuro.

Sì, – conclude Monteverdi – vogliamo una Catanzaro finalmente libera dalla rassegnazione e dal bisogno. La vogliamo sorridente, lieta, fiduciosa. La vogliamo e la vogliamo MÒ”.  

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