Lo scorso 14 ottobre l’Istituto Universitario Don Giorgio Pratesi di Soverato ha ripreso l’attività didattica per il nuovo anno accademico 2024-2025.
L’Istituto è nato nel 2014 da una prima sperimentazione realizzata a Reggio Calabria, su iniziativa di alcune organizzazioni storiche del Terzo Settore calabrese che sentivano la necessità di un luogo dove crescere culturalmente sui temi dell’educazione.
Successivamente l’esperienza si è consolidata a Soverato, rientrando a tutti gli effetti nella famiglia salesiana, ed oggi è un Istituto Universitario affiliato alla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, promosso dall’Ispettoria Salesiana Meridionale e amministrato dall’Oratorio Salesiano S. Antonio di Padova di Soverato.
Il Pratesi propone annualmente formazione universitaria (L.19) per educatori professionali, seminari, corsi di qualificazione e di aggiornamento per tutti coloro che operano in ambito educativo, psicopedagogico, sociale, sanitario e riabilitativo.
Da quest’anno a dirigere l’Istituto è stato chiamato il Prof. Luciano Squillaci, già docente del Pratesi e portavoce del Forum del Terzo Settore Calabria, attualmente presidente della Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche.
Il nuovo Direttore, cui spetta il compito di proseguire l’ottimo lavoro svolto sin dalla nascita dell’Istituto dalla Prof. Rosa Fiore, durante l’incontro di apertura della prima settimana didattica con gli studenti, ha voluto ribadire “Quest’Istituto nasce in Calabria con un motivo molto preciso: individuare un luogo, in Calabria, dove ragionare di educazione, coniugando sapere accademico e prassi educativa. Ritenevamo quando avviammo quest’esperienza ormai 10 anni fa, e ne siamo ancora più convinti oggi, che il cambiamento di questa nostra terra passa necessariamente dai percorsi educativi.”
“Voi quindi diventate parte di un Istituto” ha proseguito Squillaci rivolto direttamente agli studenti “che ha una storia ed un’identità, dove anche la metodologia delle settimane didattiche ha un significato che va oltre il pur necessario approfondimento tecnico e scientifico. L’incontro e le relazioni tra gli studenti e con i docenti, il tirocinio sul territorio, gli approfondimenti tematici, la metodologia didattica innovativa e partecipata, sono tutti strumenti che fanno del Pratesi una comunità di apprendimento dove è possibile sperimentare in concreto le prassi educative e relazionali. Quest’istituto prende il nome da Giorgio Pratesi, una figura poco nota alla grande ribalta nazionale, ma che qui terra di Calabria ha invece rivestito un’importanza fondamentale. Un salesiano che tra gli anni ‘70 e ’90 ha operato in questo territorio, coniugando l’azione educativa con la cultura pacifista e non violenta. Giorgio Pratesi è stato un gigante di quella cultura della socialità, della relazione, che significa giustizia, legalità, pace. Abbiamo scelto Giorgio Pratesi come persona cui dedicare il nostro istituto, nella speranza di avere il coraggio necessario per seguire i suoi passi. Ecco quindi che voi entrate a fare parte di questa famiglia, entrate a fare parte di questo percorso, diventate un pezzo di questa storia.”
“Del resto” ha concluso Squillaci “anche i docenti, oltre che per le loro indubbie competenze, vengono individuati sulla base di una convinta adesione al progetto Pratesi. Infatti sono tutte persone provenienti da più parti d’Italia, impegnate in molte altre attività accademiche e professionali, e nonostante questo trovano il tempo per coltivare anche questo percorso, con la consapevolezza che a loro compete la responsabilità di accompagnare gli studenti in un cammino che oltre che formativo possa essere soprattutto un’opportunità di crescita umana”
Insomma un’esperienza non solo accademica l’Istituto Universitario Don Giorgio Pratesi, ma anche di vita e di crescita spirituale e valoriale, che pone al centro della propria attività didattica la formazione di educatori che possano essere prima di tutto testimoni credibili di un cambiamento possibile.