“Quando è il momento di fare scudo contro la criminalità capita che chi è Istituzione non ha il senso delle Istituzioni.
Succede a Corigliano-Rossano dove una quasi unanime cittadinanza condanna senza se e senza ma i gravi fatti da cui sono scaturite misure di vigilanza per il Sindaco Flavio Stasi e per l’ex assessore Damiano Viteritti.
Mentre incendiano auto, mentre si producono danni a colture, mentre gli imprenditori sono nel mirino della delinquenza mentre si consumano atti vandalici ed intimidatori e mentre si revocano concessioni demaniali per interdittive antimafia ci sono soggetti, anche con cariche pubbliche, che partoriscono insinuazioni pericolose. “Se nessuno vede non è successo” ecco il messaggio lanciato con estrema faciloneria da chi prova a demolire la credibilità delle Istituzioni, da chi infastidito dalla solidarietà autentica della popolazione risponde con ricostruzioni agghiaccianti.
Insinuare il dubbio su episodi così gravi getta un velo di discredito anche sulle Istituzioni dello Stato stesso che adottano provvedimenti di tutela non certo sull’onda delle emozioni, ma dopo attende verifiche ed è impensabile che possano farsi “distrarre” da semplici racconti di chi vuole fare la vittima.
Ci chiediamo come sia possibile che chi ricopre un ruolo istituzionale possa minare la credibilità dell’azione delle Istituzioni che vegliano sulla sicurezza e il corretto vivere sociale di una comunità
Come se la questione della criminalità non abbia precedenza su tutto, annidandosi nelle stesse opportunità di sviluppo che si provano a cogliere, nelle opportunità lavorative, nell’economia e nelle stesse procedure. Come se la questione Porto, Enel e nuova SS 106 e gli investimenti da milioni di euro non vadano protetti e tutelati anche dalle ingerenze della criminalità. E allora esporsi con chiarezza, senza riserve, senza se e senza ma non solo è doveroso ma ci qualifica.
Un argomento quello della lotta alla criminalità che non dovrebbe mostrare la minima esitazione ma che riesce a dividere l’opposizione consiliare di questa Amministrazione.
Come Movimento profondamente preoccupato riteniamo che la questione della legalità vada discussa in Consiglio Comunale: che dividersi, ridimensionare o peggio ancora provocare fratture morali sono grossi favori alle mafie”.
E’ quanto si legge in una nota del movimento Corigliano Rossano Pulita.