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La Strada con Saverio Pazzano: “Si convochi urgentemente un tavolo comunale su Arghillà, il quartiere non può più attendere”

Nel corso del Consiglio Comunale di oggi, La Strada con Saverio Pazzano ha chiesto al Sindaco f.f. Paolo Brunetti la convocazione urgente di un tavolo comunale su Arghillà, in attesa di un prossimo tavolo in Prefettura.

In risposta, il Sindaco si è impegnato in questi termini: se domani non riceverà risposta dalla Prefettura, provvederà a convocare il tavolo comunale. Vigileremo e incalzeremo l’Amministrazione, perché Arghillà non può più attendere.

Questo è il testo depositato e protocollato presso la Presidenza del Consiglio Comunale:

«Gentilissimo Sindaco,

nel corso di un’assemblea civica svoltasi ad Arghillà Nord lo scorso 10 giugno abbiamo ascoltato e raccolto il grido disperato dei residenti e di diverse realtà associative, culturali e di volontariato che operano lì con grande impegno. Registriamo un enorme bisogno che l’Amministrazione Comunale si faccia presente con interventi mirati e concreti, perché la situazione dell’area è di completa invivibilità. I bambini crescono in un luogo malsano, privi del diritto elementare al gioco in uno spazio pubblico almeno igienicamente accettabile; gli unici servizi alla cittadinanza vengono dall’impegno di volontari, ma purtroppo si scontrano poi con la lentezza o il silenzio dell’Amministrazione.

Per brevità consegniamo, virgolettate, alcune delle testimonianze raccolte durante l’assemblea. Non sono lamenti, ma un bisogno disperato di dignità, di riconoscimento di una dignità davanti alla quale non possiamo – ci mettiamo anche noi come gruppo di opposizione – permetterci di indugiare ulteriormente!

“Le condizioni del quartiere Arghillà Nord hanno passato da tempo perfino la soglia di inaccettabilità. Siamo diventati peggio di un ghetto, ormai non passano neanche più a raccogliere i rifiuti. Gran parte dell’anno restiamo senz’acqua e in generale manca la pressione perché l’acqua arrivi ai piani alti delle case. L’illuminazione delle strade è assente, questo rende ancora più insicuro e inospitale il quartiere. I bambini qui non hanno neanche il diritto di poter invitare un amico o un compagno di un altro quartiere: dove potrebbero giocare, come farebbero a riceverlo in casa considerati i cumuli di immondizia da superare: chi non se ne vergognerebbe? Non abbiamo riscontri oggettivi rispetto alla graduatoria di assegnazione delle case comunali, malgrado, con enormi e gratuiti sforzi, ci siamo impegnati per la registrazione di più di 200 nuclei familiari: in questo modo si perde la fiducia, duramente conquistata, delle persone e il concetto stesso di legalità viene svilito. I circa 7000 abitanti di Arghillà Nord meritano una vita dignitosa. Purtroppo registriamo che da due anni a questa parte l’Amministrazione Comunale sembra essersi dimenticata di noi. Pretendiamo con urgenza un tavolo su Arghillà, per presentare tutte le nostre istanze e parlare ufficialmente con il Comune”.

Vede, Sindaco, forse non è uno stile formalmente giusto per una sede istituzionale. Ma l’unica forma che ci interessa è quella del riconoscimento ad una vita dignitosa per tutte e tutti in questa città.

Ascoltare il grido di Arghillà significa iniziare a dare risposta a quel bisogno di equità, di igiene, di salute, di diritti dell’infanzia, di aiuto delle fasce sociali più fragili che sente la Città di Reggio tutta. Non si può delegare al volontariato, né all’impegno delle persone più attente e sensibili ciò che è primo compito di noi amministratori.

Le chiediamo con urgenza assoluta la convocazione di un tavolo comunale su Arghillà, anche nell’attesa di un prossimo tavolo in prefettura, come da Lei annunciato nello scorso Consiglio Comunale. Non c’è più tempo. Non basta la sensibilità, non è sufficiente dichiarare ciò che è stato fatto o ciò che si farà, non ci serve conoscere il curriculum vitae di questa Amministrazione. Ci serve guardare in faccia il problema attuale, senza nasconderci: occorre immediatamente confrontarsi con chi ad Arghillà vive, con chi ad Arghillà opera, con chi lì semina azioni di bene.

Signor Sindaco, convochi con urgenza questo Tavolo. Dall’ascolto, dal confronto, dal lavoro comune Arghillà e la città non ne avranno che bene.

La preghiamo di dare pronto riscontro con una data certa di convocazione del Tavolo».

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