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Crisi idrica in Calabria: richiesta la massima mobilitazione da tutte le Istituzioni e le Associazioni operanti sul territorio

La crisi idrica in Calabria e in particolare nell’area del reggino non può non richiedere la massima mobilitazione da parte di tutte le Istituzioni e delle Associazioni operanti sul territorio.

La nostra Confederazione, preoccupata per le sorti di decine di lavoratori del settore agroalimentare e degli allevatori, nonché per tutte le ricadute negative a danno non solo dei citati operatori ma anche per quanto attiene alla salvaguardia della fauna selvatica e della stessa salute pubblica dell’intera collettività, esorta le Istituzioni preposte a non abbassare la guardia rispetto a un serio  programma di interventi da richiedere alla Regione Calabria, al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero dell’Ambiente.

Quanto appreso attraverso numerosi comunicati stampa non deve farci sottovalutare una condizione estrema e grave, se è vero che l’invaso del Menta rispetto all’anno scorso ha solo una riserva del 30%.

Altro dato più che allarmante è quello dell’area del Tuccio -zona San Lorenzo-dove, anche per effetto della dichiarata emergenza è stato attivato un nuovo pozzo che presumibilmente attinge dalla falda acquifera che un tempo riforniva il pozzo di competenza del locale Consorzio irriguo Valle Tuccio -San Fantino, determinando di fatto una pesante ricaduta negativa nella fornitura di quest’ultimo pozzo indispensabile per l’irrigazione di eccellenze come le piante di Bergamotto. Pertanto sollecitiamo le Autorità preposte a voler garantire anche per qualche giorno alla settimana l’erogazione di un flusso d’acqua tale da non pregiudicare definitivamente le citate piantagioni e allo stesso tempo a voler studiare, cosa che sicuramente staranno già facendo, una idonea pianificazione di interventi strutturali. Per questo chiediamo alla Regione Calabria, l’istituzione di un Osservatorio permanente, costituito oltre che dalla Sorical, da professionisti, operatori e tecnici del settore e soprattutto dall’Università Mediterranea e dalla Magna Grecia con le facoltà di Agraria, Geologia e Ingegneria idraulica.

 

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