Un importante traguardo è stato raggiunto per i malati di Lupus Eritematoso Sistemico, di Catanzaro e Provincia.
Per chi non lo sapesse, il lupus è una malattia cronica autoimmune, dovuta a una reazione del sistema immunitario che può erroneamente attaccare tessuti, organi o apparati perché non li riconosce come appartenenti all’organismo e dunque come propri.
Alcune malattie autoimmuni colpiscono specifiche zone del corpo, mentre il lupus può interessare qualsiasi organo, in particolar modo cuore, reni, cute, sistema nervoso e articolazioni.
In Italia si registrano più di 60.000 pazienti affetti da lupus, con una percentuale più alta di donne (una caratteristica, questa, tipica delle malattie autoimmuni).
È una malattia degenerativa e ad oggi non esiste una cura per guarire, ma esistono dei farmaci (cortisone, idroclorochina e immunosoppressori) per rallentare il processo della stessa.
Partiamo dall’antefatto:
Fino ad oggi i malati di Lupus non potevano usufruire del farmaco Anifrolumab, tramite il SSR.
L’Anifrolumab è un anticorpo monoclonale completamente umanizzato; con l’assunzione di tale farmaco si è registrata una riduzione dell’attività della malattia, portando così a un calo nell’assunzione di cortisone, principale farmaco usato nelle riacutizzazioni della malattia.
La terapia standard utilizzata per la cura del Lupus, attualmente si basa sull’impiego di glucocorticoidi, idroclorochina e immunosoppressori, che non sempre riescono a controllare la malattia.
In questo quadro l’Anifrolumab è una fondamentale possibilità farmacologica per i pazienti affetti da tale patologia: l’unico farmaco biologico dopo dieci anni a presentare un’indicazione che non è limitata solo ai pazienti con attività di malattia di alto grado.
I fatti:
Fino ad oggi i pazienti affetti da Lupus, presenti sul territorio di Catanzaro, non potevano accedere alla prescrizione di tale farmaco, in quanto la prescrizione, appunto, non era stata abilitata dal Servizio Sanitario Regionale.
L’ Associazione Cal.M.A. (Calabria Malati Autoimmuni,) nella persona del suo Presidente, Dott.ssa Luana Maurotti, verificando il perché della mancata prescrizione, veniva a conoscenza di un problema meramente burocratico, che aveva bloccato questo fondamentale passaggio.
A questo punto la stessa si faceva promotrice per cercare di risolvere tale problema, che andava a ledere uno dei diritti fondamentali, il diritto alla cura.
Tutto ciò, è stato possibile grazie alla sensibilità e alla disponibilità, dimostrata dalla Dott.ssa Marianna Veraldi, del Settore n. 3 “Assistenza Farmaceutica – Assistenza integrativa e protesica –
Farmacie convenzionate – Educazione all’uso consapevole del farmaco” – Dipartimento Salute e Welfare – della Regione Calabria, e dalla Dott.ssa Rosetta Alberto del Punto Unico Europeo.
Nel ringraziarle pubblicamente per il loro operato, si conclude con la consapevolezza che mettendo a fattor comune le sinergie tra associazioni del settore e le istituzioni, e instaurando dialoghi costruttivi, si riescono a raggiungere risultati positivi che vanno a migliorare la vita dei malati calabresi.