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Reggina, il pubblico sostenga a prescindere da astruse “giornate amaranto”. Canotto e Soviero a Reggina Talk

di Paolo Ficara – Sei vittorie consecutive. Cinque, se si esclude quella con l’Akragas ritiratosi subito dopo la sconfitta patita al “Granillo”. Reazione leonina della Reggina, dopo il ko nello scontro diretto con il Siracusa. Un colpo che avrebbe steso un toro. Da qualche settimana, le prestazioni non sono più esaltanti. Diciamo, da Reggina-Enna in poi. Ma il filo da torcere alla capolista, è comunque garantito da una squadra che procede a testa alta.

Ribadiamo un concetto già espresso non troppo tempo fa: se la Reggina riuscirà a vincere tutte le partite rimanenti, a prescindere dal fatto che si classifichi prima o seconda, ci sarà da tributare una standing ovation alla squadra. Per l’impegno.

Il titolare più pagato, guadagna meno del primo cambio del Siracusa. Basta questa, come differenza. Al di là degli scontri diretti. Non ci saremmo attesi di arrivare ad aprile con Barillà e compagni ancora in corsa per vincere il campionato. Nonostante il fatto di non essere mai stati in testa, con conseguente logorio psico-fisico per chi è sempre costretto ad inseguire.

Questi ragazzi meriterebbero una cornice di pubblico diversa, al “Granillo”, rispetto a quanto non verificatosi contro la Vibonese. La “giornata amaranto”, prima proclamata e poi ritirata in meno di 24 ore dopo una selva di proteste, ha solo creato malumori. In un momento nel quale serviva solo riempire lo stadio, magari con qualche promozione ad hoc vista la concomitante diretta televisiva in chiaro. Si veniva da una trasferta con 1.500 persone al seguito.

Il socio di maggioranza ed il presidente hanno firmato un comunicato a mo’ di scuse, nel ritirare almeno momentaneamente l’astrusa iniziativa che avrebbe costretto finanche gli abbonati a pagare il biglietto. A loro due, gli fa onore. A loro due. Prima di parlare di umiltà, dovrebbero rivedere ben altre esiziali scelte.

I titoli, i patentini ed i master, tutti conseguiti a pagamento, non “fanno” il dirigente. La materia grigia non la vendono al supermercato. Gli obiettivi di una società di calcio che non sia la Juventus o l’Inter, sono fondamentalmente tre: scalare le categorie, operare al meglio in sede di calciomercato, e portare più gente possibile allo stadio. Almeno il terzo obiettivo, in una piazza come Reggio Calabria, è abbastanza semplice. Se non ti poni male. E se la gestione del club, che dovrebbe essere basata sull’elasticità, non viene affidata a chi di elastico conosce solo quello delle mutande*.

Domenica si va a Pompei. Ma invitiamo già da ora ad andare allo stadio tra due settimane, per Reggina-Nissa. La squadra ha bisogno di tutto il sostegno necessario, a prescindere da come andrà a finire il torneo. Prima o poi, rivedremo il “Granillo” pieno e festante. Come per Reggina-Ascoli 1-0, al gol di Gigi Canotto che sarà graditissimo ospite di Reggina Talk, stasera alle 19:00 sulla pagina facebook del Dispaccio. Oltre all’attuale attaccante del Frosinone, un altro beniamino del pubblico come Salvatore Soviero, istrionico portiere della prima Reggina di Walter Mazzarri.

*La battuta sull’elastico delle mutande venne coniata dal compianto Lillo Scopelliti, sulle colonne del Corriere dello Sport, rivolgendosi ad un dirigente di ben altro spessore. Si parla della gestione Benedetto. Quindi è una citazione che rende omaggio ad un grande giornalista, il cui spirito critico e la pungente ironia, oggi, sarebbero un toccasana.

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