Dopo la lettera aperta ai candidati alle prossime elezioni europee di Mons Francesco Savino, vescovo di Cassano e vicepresidente della Cei, Maria Pia Funaro per Alleanza Verdi Sinistra ha accolto l’appello, tra l’altro, a “rifuggire da certa politica clientelare” rispondendo al monito del vicepresidente Cei.
«Le parole di Monsignor Savino si sposano con gli ideali di accoglienza, onestà morale e intellettuale che ognuno di noi candidati dovrebbe custodire gelosamente per applicarli non solo alla propria azione politica, ma alla propria quotidianità», ha affermato Funaro.
La candidata per Avs nella circoscrizione Meridionale, facendo sua la missiva del Vescovo di Cassano allo Ionio, ha così proseguito: «La lettera che ho ricevuto, come tutti gli altri colleghi che hanno inteso proporsi agli elettori per le Europee o per le amministrative, mi ha toccato nel profondo, suscitando in me riflessioni amare. Riflessioni – ha aggiunto – di chi sente sbattersi in faccia la verità dei fatti e una fotografia di un Paese lacerato nelle contraddizioni e arroccato, talvolta, su pregiudizi medioevali. O, peggio, attratto da finalità tese all’emarginazione volontaria e alla lotta tra gli ultimi, anziché all’inclusione sociale e culturale».
Per Maria Pia Funaro: «il tema della ‘Ndrangheta e della corruzione è più attuale che mai. Nascondere il problema sotto il tappeto significa ammettere di far parte, anche inconsapevolmente, di un problema alimentato sistematicamente da condizioni economico-sociali di svantaggio rispetto a quelle del nord. E su questo l’autonomia differenziata darà un colpo di grazia al Sud Italia. È talmente palese che, perfino nel centrodestra, si è aperta una discussione sull’opportunità di perorare la causa di un ministro leghista, distante dalla punta dello Stivale non solo geograficamente, ma anche e soprattutto politicamente».