Prosegue la nuova edizione di “Voci dal sottosuolo”, la rassegna itinerante di teatro in emersione realizzata dal Kollettivo Kontrora che ha ideato il progetto, con la compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi in qualità di partner organizzativo. La programmazione organizzata a Cosenza, dopo la doppia anticipazione a Corigliano-Rossano e dopo aver ospitato i primi due appuntamenti con “Frichigno!” della Piccola Compagnia Impertinente e “141 – Dialogo per una persona sola” di e con Mariasilvia Greco ed Elvira Scorza, è al penultimo spettacolo di questa edizione: domenica alle ore 19.00 al Teatro Vuozzo in via Spirito Santo, la quarta nuova edizione di Voci dal sottosuolo ospiterà Mammut Teatro in “Smart Work” di Gianluca Vetromilo e Armando Canzonieri, con Francesco Rizzo, per la regia dello stesso Vetromilo.
Protagonista è un giovanissimo che si divincola tra le avversità della vita non trovando il tempo per viverla: la mattina è operatore in un call center e la sera rider che consegna le pizze, vive per lavorare incastrato in una routine che non lascia scampo e che mette al primo posto il mostro sacro del “lavoro”.
«In un mondo in cui 1 ragazzo su 3 percepisce il suo lavoro come inutile, gli affitti sono insostenibili, l’autonomia è un miraggio e, nonostante le previsioni, il tempo dedicato al lavoro occupa più di 1/3 dell’intera giornata, la sopravvivenza sembra essere l’unico obiettivo» spiegano gli autori. «Vivere per lavorare – proseguono -. Bisogna sacrificare tutto. Sogni, affetti, tempo libero. Una giornata impegnata a schivare ogni piccolo imprevisto, a calcolare entrate, uscite, tempi. Ma può la vita esaurirsi in un incastro di routine? Smart work racconta una giornata come tante, troppe e nasce all’indomani della pandemia da Covid-19, perché il 2020 non è solo stato l’anno della pandemia. Per molti quella è arrivata dopo. Il 2020, per la maggior parte delle persone, è stato l’anno di una scoperta: il lavoro da casa, il lavoro intelligente. Lo smart working, o, per abbreviare, lo SW. Tutte le persone intelligenti con un lavoro intelligente possono intelligentemente lavorare da casa».
«Ma il barista che ogni mattina faceva il caffè al lavoratore intelligente – si chiedono e ci chiedono Vetromilo e Canzonieri – ora come farà? O la tavola calda che preparava il pranzo al lavoratore intelligente ora come guadagnerà? Viviamo nel mezzo di un paradosso, tendiamo a semplificare la vita in nome di una società smart, che in realtà considera i pochi, non i molti. A discapito di tante altre vite, che sembrano abitare un universo parallelo».
Ricordiamo che dopo Smart work, il quarto volume di “Voci dal sottosuolo” saluterà il suo pubblico con una anteprima dello stesso Kollettivo Kontrora che il 2 giugno debutterà con “Quattro pezzi facili meno una” di Francesco Aiello e Giovan Battista Picerno, ambientato nella Reggio Calabria delle “giornate”, quando la vicenda di un gruppo di giovani, tutti al di sotto dei trent’anni, segnerà in maniera profonda il destino della democrazia italiana ed europea.