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Al Teatro Rendano di Cosenza unica tappa calabrese di “Van Gogh Café” di Andrea Ortis. E il grande flop di prenotazioni arriva dalla città stessa

di Roberta Mazzuca – Una mattinata impegnativa quella che ha visto protagonista la città di Cosenza, occupata nella presentazione di due momenti culturali di grande spessore: il progetto di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio artistico della Provincia e, successivamente, l’introduzione alla commedia musicale “Van Gogh Café” che si terrà nello storico Teatro Rendano i prossimi 24 e 25 febbraio, in prima assoluta e unica tappa in Calabria. Una sorta di mattinata all’insegna “dell’arte nell’arte”, la definisce la presidente della Provincia Rosaria Succurro, che si dice “felice di lanciare questa grande opera. Come Provincia abbiamo voluto sostenere e patrocinare questo spettacolo, ritenendo fondamentale il valore che la cultura e l’arte rappresentano”.

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Ad esporre i dettagli della rappresentazione sulla vita di Vincent Van Gogh, che aprirà anche la 37esima edizione del Festival-Premio diretto da Ruggero Pegna “Fatti di musica” e il nuovo format “Opere d’Arte”, lo stesso Ruggero Pegna insieme all’ ideatore, regista e protagonista di “Van Gogh Café” Andrea Ortis, collegato in diretta video: “Sono nato in Friuli, ma il mio cuore è del Sud, come quello di Van Gogh, che era innamorato della luce del Sud. E non vediamo l’ora di incontrare il calore della vostra terra e della vostra gente” – afferma. “’Van Gogh Café’ è un’opera molto particolare, perché racconta la vita dell’artista con un’immersione completa del pubblico. Il palco sarà come una tavolozza ottocentesca, in cui le nuance di questo café saranno proprio i colori di Vincent, raccontato non solo nella sua follia, ma anche nella sua verità di uomo”.

Il regista Andrea Ortis in collegamento video

Lo spettacolo, realizzato dalla Mic – Musical International Company con la produzione esecutiva di Lara Carissimi, già produttrice della straordinaria opera ‘La Divina Commedia’, è dunque scritto e diretto da Andrea Ortis, firma eclettica nel panorama del musical italiano, con la consulenza artistica di Gianni Musacchio, e racconta alcuni momenti della vita del celeberrimo pittore olandese e della sua arte pittorica. L’eccezionale spettacolo si avvarrà dell’ Orchestra dal Vivo diretta dal Maestro Antonello Capuano (chitarra), con Matteo Iannaccio al violino, Angelo Miele al pianoforte, Marco Molino alle percussioni, Lorenzo Mastrogiuseppe al contrabbasso, oltre che del corpo di ballo del coreografo Marco Bebbu, di uno spazio scenico allargato alla platea progettato da Gabriele Moreschi, di atmosfere luminose e visive di Virginio Levrio, con grandi proiezioni animate 3D che avvolgeranno spettatore e scena. Lo spettatore si troverà, così, “immerso nella Parigi di metà ‘800, nelle lande desolate del Borinage o nei parchi parigini dell’en plein air, nelle assolate campagne di Arles o tra i vicoli di una formicolante Montmartre”.

L’utilizzo di proiezioni animate 3D su diversi livelli del palcoscenico coinvolgerà il pubblico all’interno di paesaggi multimediali e alle atmosfere pittoriche, portandolo dentro i quadri di Van Gogh, toccandone la filosofia, il costrutto, l’anima, le sue manie e le sue paure. Oltre ad alcuni dei più famosi dipinti, le proiezioni riguarderanno anche molti schizzi e bozzetti originali presenti in alcune sue lettere, favorendo anche il cambio di paesaggi e la trasposizione in immagini degli stati d’animo dei protagonisti che, nel corso del racconto, si sovrapporranno.

Il viaggio nel tempo sarà scandito in tre macro-periodi importanti nella vita del pittore: quello Olandese, culminato con il dipinto “I mangiatori di patate”, quello Parigino e l’ultimo, quello dell’esplosione del colore ad Arles e della sua prematura scomparsa.

C’è posto a Cosenza per la Cultura?

 

“Duemila studenti prenotati: arriveranno da Tropea, Lungro, Paola, Lamezia Terme, addirittura Melito Porto Salvo e Rosarno” – afferma Ruggero Pegna. Questi, infatti, gli istituti che hanno confermato la presenza nei due matinée destinati esclusivamente alle scuole, e che si affiancano agli altri due appuntamenti serali rivolti a tutti: I.T.C. La Palma di Corigliano Rossano, I.C. Rogliano di Cosenza, I.C. Fagnano/Mongrassano di Fagnano C., I.C. Perri-Pitagora di Lamezia Terme, I.O. Polo Arbresh di Lungro, I.C. Rogliano di Marzi, I.C. Corrado Alvaro di Melito Porto Salvo, I.S. Pizzini/Pisani di Paola, Liceo Galilei di Paola, I.C. Rende Centro, I.C. Rende Commenda “De Coubertin”, I.C. Rende Quattromiglia, I.C. Parenti di Rogliano, I.C. Marvasi-Vizzone di Rosarno, I.I.S. LC-ITCG di San Marco Argentano, I.C. Rodari di Soveria Mannelli, I.C. Montalcini di Spezzano Albanese, I.I.S. di Tropea.

Ma, è evidente dando un occhio all’elenco, l’allarmante presenza di una nota stonata, a cui la presidente Succurro non riesce, interrogata, a trovare una vera e propria risposta: la totale assenza di prenotazioni da parte delle scuole di Cosenza. Presente l’hinterland, la provincia cosentina, i territori limitrofi e le altre province calabresi. Presenti tutti, tranne la città stessa in cui questo imponente e importante spettacolo prenderà vita. Un’assenza, insieme a quella della stessa delegata alla cultura del Comune di Cosenza che all’incontro avrebbe dovuto prendere parte, che potrebbe forse rappresentare la conseguenza più disarmante di quella stessa e prepotente assenza che da tempo si manifesta in territorio bruzio: l’assenza della cultura stessa. “Le scuole avranno pensato di avere più tempo per prenotare”, “non avranno considerato il successo dello spettacolo”, “forse avevano bisogno di un maggiore stimolo”, si mormora in sala. Se ne fa una questione di tempo e di aspettative errate. Che non sia, invece, la solita vecchia indifferenza riservata alla cultura di cui questa città è ormai maestra?

 

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