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La Provincia di Cosenza diventerà laboratorio artistico per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio: workshop tematici e restauri “aperti” nel progetto di Gianluca Nava

di Roberta Mazzuca – “Qui ci troviamo all’interno di un Palazzo straordinario, in cui abbiamo delle vere e proprie eccellenze. Basta osservare la Sala degli Specchi che ci ospita, con dei dipinti straordinari, che se non valorizzati ma, soprattutto, attenzionati nel corso degli anni, rischiano di perdere la loro bellezza. E l’intera comunità rischia così di perdere la propria storia, la propria arte, e quindi la propria cultura. È in questo contesto di valorizzazione del nostro patrimonio artistico che, insieme al dirigente del settore patrimonio e tributi Giuseppe Meranda, abbiamo scelto di avviare una procedura che consentisse all’ente di poter valorizzare le nostre meraviglie”. A pronunciare queste parole, in apertura della conferenza di presentazione della “Proposta progettuale per la realizzazione di azioni integrate di qualificazione e valorizzazione del patrimonio artistico della provincia di Cosenza”, la presidente Rosaria Succurro.

Il promettente progetto, come spiegato proprio questa mattina nel Palazzo della Provincia, vedrà la stessa trasformarsi, per i prossimi due anni, in un vero e proprio laboratorio artistico dove, “grazie alla maestria di Gianluca Nava e al coinvolgimento delle scuole e di chiunque voglia assistere alla valorizzazione di quanto di pregio esiste nel nostro Palazzo, tutto potrà ritornare alla propria bellezza” – afferma la Presidente. Un coinvolgimento, soprattutto dei giovani, che li vedrà partecipare attivamente a laboratori, workshop, e momenti di incontro. “Un calendario fitto di eventi che vogliamo sia un luogo di coinvolgimento diretto e costante. Senza dimenticare anche la valenza turistica che un palazzo come questo, in una delle piazze più belle della nostra Calabria, che si affaccia su tanti altri palazzi storici, e che è oggi meta di tanti turisti, può rivestire”.

“Abbiamo cercato di dare seguito alle linee programmatiche della Presidente, che da una parte ha tra gli obiettivi quello di mantenere, valorizzare, recuperare, e rendere fruibile i beni dell’amministrazione provinciale” – prosegue poi il dirigente del settore patrimoni e tributi, Giuseppe Meranda. “Per perseguirlo abbiamo dovuto fare i conti con la realtà dei bilanci delle Province che non consentono di destinare quante risorse sarebbero necessarie per la valorizzazione del patrimonio”. Così, racconta Meranda, la decisione di lanciare una sorta di “guanto di sfida” al territorio, ponendo in essere nello scorso mese di dicembre, una manifestazione di interessi, conclusasi con la presentazione di un unico progetto, quello di Gianluca Nava. Un progetto a titolo gratuito, in cui l’amministrazione fornirà gli spazi idonei ai laboratori di restauro. Nello specifico, le opere inserite nel piano di interventi saranno: la scultura lapidea raffigurante Vittorio Emanuele II che si trova sul piazzale d’ingresso, i dipinti della collezione Savoia presenti nella Sala Commissioni, la scultura lapidea con il manufatto di pietra di sale del professor Bruno, le opere pittoriche della Sala degli Specchi (che presentano problemi dovuti ad infiltrazione d’acqua), un bozzetto in gesso realizzato da Cesare Baccelli, i vari lampadari che facevano parte del vecchio arredo del palazzo, dipinti collocati nel Salone della Presidenza. Una consistente batteria di opere, insomma, quella inserita nel progetto, la cui durata potrà quindi essere soggetta ad ulteriori incrementi.

Firmata oggi, dunque, l’importante convenzione con il “vincitore” Gianluca Nava: “Avevo interessato la pubblica amministrazione in più momenti e, per una serie di circostanze, non si era mai dato luogo a realizzare questo progetto. Un progetto che non si esaurisce con l’idea di intervenire fisicamente sul patrimonio di questo territorio, ma con una serie di azioni sinergiche e che è mirato a valorizzare anche il simbolo dell’identità culturale che questi beni possiedono”. Si interverrà su ognuno dei beni, restituendogli integrità e, con una serie di eventi che possano racchiudere il significato di ogni opera, si cercherà di dar loro la giusta visibilità. Il tutto vedrà il coinvolgimento delle scuole, della comunità e, per ogni tema, verranno creati appositi eventi legando più forme d’arte come la poesia, la musica, e la danza. Workshop tematici aventi come oggetto principale il restauro stesso, che sarà possibile quindi approfondire anche da un punto di vista tecnico. Una serie di restauri che saranno “aperti”, e durante i quali si entrerà in contatto con la materia vera e propria, addentrandosi nella sua fisica e simbolica storicità.

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