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Jaques Morelenbaum e Hiromi illuminano “Armonie d’Arte Festival”

Due concerti memorabili, con due artisti eccelsi, ed anche Soverato plaude ad Armonie d’Arte Festival, ideato e diretto da Chiara Giordano, con la sua idea di aggiungere alla programmazione principale e connotativa, che da 24 anni si svolge al Parco archeologico nazionale di Scolacium a Borgia (Cz), un network di luoghi fantastici ed espandere la sua mission etica: far conoscere al mondo location ” non popolari”, spazi e siti di valore monumentale, storico, o naturalistico, di una Calabria straordinaria che vale il viaggio.

Le presenze di due autentiche star internazionali come Jaques Morelenbaum e Hiromi, gli scorsi 17 e 18 luglio, segnano una tappa fondamentale per la riscoperta del Giardino botanico di Soverato, suggestiva terrazza sul mare in una ricca vegetazione mediterranea.

“Il grande entusiasmo del pubblico in standing ovation, la sensibilità delle istituzioni in particolare del Comune di Soverato guidato dal Sindaco Daniele Vacca e il supporto dei partner in primis Promo Soverato presieduto da Pino Procopio – dichiara la direzione artistica Giordano – faranno in modo che in futuro questo luogo magico verrà identificato come meta ideale in cui esibirsi, replicando la strada tracciata con il parco Scolacium a Borgia; e continuiamo così la nostra narrazione della Calabria migliore”.

Dopo la raffinatezza delicata e sognante del cello-samba trio di Jacques Morelenbaum che, insieme alla figlia Paula, si conferma straordinario erede della grande tradizione della bossa nova brasiliana, ecco Hiromi pianista prodigiosa e strabiliante che ha letteralmente incantato la platea, in quartetto con Adam O’Farrill alla tromba, Hadrien Feraud al basso,e Gene Coye alla batteria. Un concerto stupefacente che segna un lungo , continuo e incredibile percorso: infatti dall’album di debutto di Hiromi “Another Mind” (2003) il suono della pianista di fama mondiale si è evoluto ad ogni uscita, cancellando i confini tra jazz e classica, composizione e improvvisazione. Ora cambia nuovamente rotta con il suo album più pesante e funky, “Sonicwonderland.” Hiromi stessa descrive l’incisivo set di nove canzoni come “un nuovo viaggio avventuroso”, iniziato nella sua immaginazione, mentre motivi, frasi e timbri sbocciavano nella sua mente, iniziò a pensare a musicisti che avrebbero potuto aiutarla a realizzare questo suono specifico.

“Fare un disco è come fare un film, e io sono il regista che cerca l’attore perfetto per ogni ruolo.”.Poco più che quarantenne e tenuta al suo battesimo artistico da Chick Corea, la musicista giapponese ha rivelato alla platea globale le sue doti tecniche indubbiamente eccezionali, non prive di grande studio, ricerca, conoscenza della tradizione legata al pianoforte. Le influenze dello swing, del groove e del ragtime sono contagiose nelle sue performance, per un’ interprete che si muove con armonia tra le linee del pop-jazz e del blues. L’eclettismo del suo approccio alla musica è innegabile: ha alcuni elementi di classica, un po’ di rock, un po’ di jazz, senza avere la necessità di aderire ad una categoria specifica; e questo suo recente progetto, “sonicwonder”, questo esplosivo quartetto, rappresentano la fusione perfetta tra elementi elettrici e acustici per mettere così in evidenza la sua capacità di guidare con maestria un ensemble attraverso territori musicali non definiti e di mostrare una complessità identitaria sempre più marcata.

Decisamente formidabile! In attesa della programmazione agostana di questa XXIV edizione, alta e densissima con artisti internazionali, prime, esclusive e produzioni originali, di musica, teatro, danza, oltre a proposte di attività collaterali, progetti speciali e innovativi, si segnala per la prima volta ad Armonie d’Arte, uno spettacolo dedicato ai bambini, il 27 agosto alle 19.00, sempre all’Orto botanico: a cura del Centro italiano di produzione della danza – Ater Balletto – lo spettacolo ‘Stravaganze’, con la regia e coreografia di Francesca Lattuada e testi di Toti Scalojia. Qui il magico virtuosismo di Scialoja un maestro non solo di immagini ma anche di parole, è la base di questa performance per bambini., in la visione che caratterizza il lavoro di Francesca Lattuada corrisponde al universo visivo dell’artista Natali Fortier, evocando strani mix tra esseri zoomorfi e antropomorfi, creando maschere per l’occasione, dove il suono stesso delle parole e l’imprevedibile miscuglio dell’immaginazione conducono ad una “pedagogia della fantasia”, come direbbe Italo Calvino, non a caso uno dei grandi estimatori di Toti Scialoja.

Tutto il programma ed ogni informazione su www.armoniedarte.com

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