“Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti” - Antonio Gramsci
HomeIn EvidenzaAssolto in Cassazione l'avvocato Armando Veneto

Assolto in Cassazione l’avvocato Armando Veneto

Dopo l’assoluzione in Corte di Appello a Catanzaro, l’avvocato Armando Veneto, 89 anni, già presidente dell’Unione delle Camere penali, ex deputato e parlamentare europeo dell’Udeur, è stato definitivamente scagionato dall’accusa di corruzione in atti giudiziari e concorso esterno in associazione di stampo mafioso. Lo ha stabilito la prima sezione penale della Corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura Generale presso la Corte di Appello di Catanzaro, dopo l’assoluzione disposta dai giudici di secondo grado. In primo grado Veneto era stato condannato, in abbreviato, dal gup a sei anni di reclusione. “Cala il sipario su una tra le più controverse accuse giudiziarie degli ultimi anni, – dichiarano i difensori di Veneto, Vincenzo Maiello e Beniamino Migliucci – che fin dal loro sorgere erano apparse contrarie ai fatti e avevano destato generale incredulità non solo nel mondo forense ma anche nei luoghi della politica e della società civile ove Armando Veneto ha ricoperto molte importanti cariche”.

I fatti contestati all’avvocato Veneto risalgono al 2009 e si sono pubblicati alla presunta corruzione che, secondo l’accusa, sarebbe stata messa in atto nei confronti del giudice Giancarlo Giusti, all’epoca componente del Tribunale del riesame di Reggio Calabria, ucciso nel 2012 con l’accusa di corruzione aggravata dalle modalità mafiose nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Milano sulla cosca di ‘ ndrangheta dei Lampada operante nel capoluogo lombardo e suicidatosi il 15 marzo 2015 mentre si trovava ai domiciliari. Giusti, nel 2009, annullò un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di Rocco e Domenico Bellocco, presunti appartenenti all’omonima cosca di ‘ ndrangheta , e di Rocco Gaetano Gallo, legato allo stesso gruppo criminale, coinvolto nell’operazione “Rosarno è nostra 2”. Su Giusti, secondo l’accusa, l’avvocato Veneto avrebbe avuto un ascendente per presunti rapporti pregressi. Il giudice, in cambio della revoca del provvedimento restrittivo, sempre secondo l’accusa avrebbe ricevuto un compenso di 120 mila euro da Rocco e Domenico Bellocco e da Rocco Gaetano Gallo. 

Articoli Correlati