Il nuovo masterplan del porto, già presentato in riva allo stretto dall’Autorità di Sistema Portuale prevede come l’intera area immutata per estensione possa avere tuttavia elementi ed interventi strutturali che permetteranno una maggiore fruibilità.
Il comune di Reggio Calabria pur non avendo una competenza diretta su queste misure ha il dovere di confrontarsi con l’ente attuatore nella precisa esigenza di immaginare non solo un collegamento diretto e fruibile tra porto e città ma nella chiave di rilancio dell’intera area dello stretto che vede Reggio Calabria come porta del Mediterraneo
È quanto afferma Antonino Castorina, consigliere Comunale di maggioranza a Palazzo San Giorgio.
Creare una link stabile tra porto e città, sviluppare un collegamento attraverso la pista ciclabile e potenziare il sistema di sicurezza favorendone la sostenibilità non deve essere solo un obiettivo che si vuole dare a quello che sarà il nuovo porto di Reggio ma una prospettiva concreta per l’intera città che può avere nel porto un luogo di rilancio economico .
Se da un lato, come avviene nel resto del mondo è necessario un vero e proprio terminal passeggeri anche nell’ottica crocieristica e dividere la zona in due macro aree destinata da un lato alle crociere e dall’altra alle imbarcazioni da diporto con l’ormeggio degli yacht da subito va immaginato spiega Castorina un canale di collegamento pedonale in massima sicurezza tra nord e centro città e che possa trasformare il porto in luogo che sia anche di passeggio e sport all’aperto.
Rispetto a questi obiettivi sono previste importanti risorse a valere su Legge 178/2020 la cui spesa va monitorata nella precisa esigenza di rilanciare il nostro porto in chiave turistica, aprirlo alla città e trasformarlo in un vero e proprio portone che si affaccia sul mediterraneo .