Il 7 gennaio scorso, dopo l’intervista del settimanale L’Espresso all’imprenditore reggino vittima di mafia Tiberio Bentivoglio, la senatrice della Lega Minasi, anch’essa reggina, assicurava (il virgolettato è d’obbligo, sono parole sue): “Porterò le lacune normative su vittime di mafia e testimoni di giustizia in Senato e Commissione antimafia”, per poi promettere di impegnarsi affinché “al più presto possa essere convocato e ascoltato in modo che lo Stato torni ad essere il suo principale e più forte alleato”.
Dopo oltre tre mesi mi chiedo a quale Stato amico ed alleato si riferisse la senatrice della Lega che è anche autorevole componente della Commissione parlamentare antimafia, visto che il suo partito sostiene la maggioranza che è al governo del Paese da circa due anni ormai… – afferma l’ex senatore Giuseppe Auddino, oggi coordinatore provinciale del M5S.
Oppure la promessa di impegnarsi perché venisse “al più presto convocato e ascoltato” era un impegno senza data? Delle due l’una: o l’impegno promesso era ad libitum e rinnovabile senza soluzione di continuità, per cui dovremmo avere fiducia che ciò avvenga nel prossimo futuro, oppure il lavoro frutto dell’impegno promesso che porterà alla convocazione in Commissione deve ancora iniziare!
È necessario convocare al più presto l’imprenditore antimafia reggino che continua a pagare un prezzo altissimo per le sue coraggiose denunce in termini di libertà personale e della sua intera famiglia: le ferite fisiche e psicologiche subite dopo il vile attentato del 2011 sono ancora vive. Lo Stato sia celere nell’accogliere l’istanza: non c’è più tempo da perdere!
Il trattamento riservato in tutti questi mesi all’imprenditore Bentivoglio, con promesse precise e puntuali sulle “modifiche alla normativa che dovrebbe tutelare anche i testimoni di giustizia” e sulla sua imminente convocazione in Commissione antimafia a cui non sono seguite azioni concrete, non è degno di un Governo che voglia essere credibile agli occhi dei cittadini.
Se posso dare un consiglio conoscendo le tempistiche della Commissione, vorrei suggerire alla Presidente della Commissione antimafia di affrettarsi a convocare al più presto il testimone di giustizia reggino, per evitare che “l’impegno” della senatrice Minasi rimanga sulla carta e non si concretizzi neanche nelle prossime settimane… – conclude l’ex senatore Auddino.