Riceviamo e pubblichiamo:
“L’edilizia , è vittima di una vera e propria speculazione finanzia che rischia di devastare in maniera irreversibile tutta l’economia legata al comparto. Le banche in maniera strumentale giocano con il superbonus e con i bonus minori sulla pelle delle imprese e dei lavoratori . In maniera artificiosa ritardano le istruttorie delle pratiche e contemporaneamente abbassano sempre più la “quota” di acquisto delle cessioni , incrementando a dismisura i futuri guadagni . Le imprese sono costrette sempre più ad accettare le condizioni capestro , di un sistema bancario che da un lato non compra più i crediti e dall’altro lato non definisce le istruttorie in corso . I ritardi dei pagamenti da parte delle banche, creano una spirale infernale : fornitori non pagati che aumentano i prezzi delle materie prime e spesso non consegnano più , ricorso a finanziamenti a tassi insostenibili , mancato pagamenti dei contributi previdenziali e quindi durc negativo , impossibilità a pagare l’agenzia delle entrate , ritardi nei pagamenti dei salari etc Ora anche Poste Italiane e la Cassa Depositi e Prestiti, due soggetti controllati dallo Stato, hanno chiuso le piattaforme di servizio per la presentare le domande . Speriamo che questa decisione non sia stata concordata con il governo e quindi l’esecutivo guidato dal presidente Meloni possa intervenire immediatamente , per modificare le scelte scellerate delle sue partecipate . Di fatto si è creato un muro d’acciaio che sbarra ogni futuro alle aziende. Questo avviene dopo che si è consentito a centinaia e centinaia di pseudo aziende di truffare per tanti miliardi lo stato , complice norme scritte con i piedi ed istruttorie superficiali . Il punto è che i truffatori hanno già incassato e oggi in mezzo al guado ci sono le imprese vere e i lavori reali che vengono penalizzati . O ci sono interventi immediati per fare uscire le imprese dal guado o le imprese moriranno e con loro migliaia di posti di lavoro. Alle banche deve essere ricordato che il loro sistema ha retto anche grazie e soprattutto agli interventi che lo stato e quindi i cittadini , hanno dovuto fare negli anni passati”.
CONFARTIGIANATO RC