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Nucera (La Calabria che vogliamo”: “Strada Bovalino-Bagnara dimenticata da tutti. Territorio desertificato”

Strada Statale Jonica, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha chiesto al Governo di inserire l’infrastruttura tra le opere strategiche all’interno dell’allegato Infrastrutture del Def, con un finanziamento dedicato di almeno altri 3 miliardi di euro per la realizzazione dei lotti che hanno già una progettazione definitiva o quasi definitiva.

Annunciata inoltre la prossima creazione del dossier ‘Vertenza Calabria’, documento condiviso con i segretari nazionali delle sigle sindacali, Landini, Sbarra e Bombardieri.

Giuseppe Nucera del Movimento ‘La Calabria che vogliamo’, già nel 2020 aveva affrontato la vicenda della Strada Statale Jonica e in particolare del tratto Bovalino-Bagnara, chiedendo attraverso una lettera ufficiale indirizzata al Presidente di Confindustria Carlo Bonomi di favorire l’inserimento dell’arteria stradale all’interno delle opere da realizzare.

“Bisogna togliere dall’isolamento un territorio che comprende circa 40 comuni, raccogliendo oltre il 10% delle popolazione calabrese e quasi il 40% della popolazione della provincia di Reggio Calabria. Il completamento della Bovalino-Bagnara permetterebbe a quel territorio di uscire da un limbo che costato negli ultimi anni l’esodo di migliaia di giovani e un livello di Pil tra i più bassi d’Europa.

Questa infrastruttura riveste un’importanza fondamentale, permetterebbe di collegare l’area di Palizzi-Locri con la piana di Gioia Tauro, dunque con la zona industriale e il Porto. Si tratta di un’infrastruttura che ha già un progetto esecutivo, parte dei lavori realizzati per oltre un chilometro nella zona di Platì e che sarebbe possibile completare entro il 2026.

Chiediamo a Sbarra e Bombardieri, figli di quel territorio da troppo tempo abbandonato e impegnati con incarichi prestigiosi nella loro attività, di fare azione comune con il Presidente Occhiuto e supportare il finanziamento di un’opera di fondamentale importanza per il rilancio di quei luoghi”, conclude Nucera.

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