“Sono orgoglioso di questo progetto, perché Cosenza è una città dalla storia importante e dalle radici profonde, che è indispensabile far conoscere e valorizzare”. Così il sindaco Franz Caruso nel presentare, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo dei Bruzi, il nuovo progetto che coinvolgerà alcuni istituti scolastici cittadini con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del patrimonio storico e culturale di Cosenza e del suo territorio.
All’incontro con la stampa, moderato dal capo ufficio stampa del Comune, Giuseppe Di Donna, hanno partecipato il consigliere comunale con delega alla Pubblica Istruzione Aldo Trecroci, ideatore dell’iniziativa, la professoressa Maria Rosaria Salerno, consulente scientifica e coordinatrice tecnica del progetto di formazione Scuola-Lavoro, e Walter Pellegrini, in rappresentanza della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani e della casa editrice Luigi Pellegrini.
“Sono convinto da sempre – ha sottolineato Franz Caruso – che non esiste futuro senza il passato. Questo progetto guarda al domani proprio perché valorizza le nostre origini. Spesso viviamo in quartieri e percorriamo strade dai nomi importanti senza conoscerne il significato; i giovani, soprattutto, non ne hanno consapevolezza”. Da qui l’idea di dare nuovo valore alla toponomastica cittadina, spiegando le ragioni delle intitolazioni e il legame dei luoghi con eventi, personaggi e istituzioni della storia locale.
Il progetto prende forma all’interno di un percorso di formazione scuola-lavoro che coinvolgerà diversi istituti della città. “Ringrazio Aldo Trecroci – ha aggiunto il sindaco Franz Caruso – per aver promosso questa iniziativa, forte della sua esperienza di docente e dirigente scolastico. Grazie a lui le scuole hanno aderito con grande disponibilità”. Il programma attraversa l’intera storia di Cosenza, analizzandone le molteplici espressioni e l’evoluzione culturale del territorio.
Nel suo intervento, il Primo Cittadino ha anche ricordato gli importanti investimenti dell’Amministrazione comunale nel settore culturale: dal ritorno della lirica al Teatro Rendano, alle stagioni di prosa di rilievo nazionale, fino al sostegno all’Orchestra Sinfonica Bruzia, oggi considerata un’eccellenza nel panorama culturale italiano. “Stiamo lavorando – ha concluso – per accrescere nei cittadini una maggiore consapevolezza del valore della cultura e della storia del nostro territorio, perché solo conoscendo le nostre radici possiamo costruire un futuro solido e condiviso”.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto ai partner del progetto. “Walter Pellegrini – ha evidenziato Franz Caruso – rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le iniziative culturali del Comune. Con la Fondazione Attilio ed Elena Giuliani collaboriamo da anni attraverso una convenzione che ha già prodotto numerose attività. Questa è solo l’ultima, in ordine di tempo, di una collaborazione che riteniamo preziosa per la città”.
Il consigliere Aldo Trecroci ha poi illustrato nel dettaglio il progetto che sarà realizzato attraverso apposite convenzioni con gli istituti scolastici coinvolti e con il supporto di esperti esterni (tutor), impegnati a titolo gratuito nella gestione dei moduli di ricerca.
“L’input – ha spiegato Trecroci – è arrivato anche dal lavoro della Commissione Cultura, presieduta da Mimmo Frammartino, che ha valorizzato numerose personalità cittadine. Si tratta di un patrimonio umano e culturale che va organizzato e messo a sistema per essere divulgato, anche grazie al contributo fondamentale delle scuole, indispensabili per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità”.
Entusiasta del progetto la professoressa Maria Rosaria Salerno, che ha sottolineato come il programma preveda la realizzazione di una banca dati digitale accessibile a tutti. “La valorizzazione del patrimonio storico – ha evidenziato – può e deve diventare uno strumento di coesione sociale”.
Sulla stessa linea Walter Pellegrini, che ha ribadito la piena adesione della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani alla mission del progetto, annunciando la disponibilità a realizzare una piattaforma digitale per raccogliere e rendere fruibile la documentazione prodotta e a pubblicare gli atti delle risultanze del progetto.
Il progetto avrà una durata complessiva di circa 30 ore per ciascun modulo e, in questa prima fase, le convenzioni resteranno attive fino ad agosto 2026. L’iniziativa nasce anche dal contributo di associazioni culturali, studiosi e ricercatori che negli anni hanno prodotto un’ampia documentazione – tra pubblicazioni, studi, fotografie e filmati – destinata a confluire in un vero e proprio archivio della memoria cittadina.
Tra le ricerche già avviate, particolare rilievo ha assunto il ciclo di incontri dedicato alla storia delle scuole di Cosenza, curato dal professor Giuseppe Trebisacce, che ha raccolto e catalogato, in sinergia con gli istituti coinvolti, un ricco patrimonio documentale.
Il progetto si articola in 13 moduli di ricerca, individuati dal consigliere Aldo Trecroci, che spaziano dalla letteratura e poesia, anche in vernacolo, all’arte, all’urbanistica, alla musica, al teatro, allo sport, all’enogastronomia, fino alla storia delle scuole e dell’Università, offrendo una visione ampia e integrata dell’identità culturale del territorio cosentino.
