Con profonda indignazione denunciamo l’atto vandalico che ha colpito la targa commemorativa del Samudaripen, il genocidio di Rom e Sinti perpetrato dai nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale, situata nel comune di Acquappesa (CS).
Questo gesto vile e inaccettabile non è solo un atto vandalico ma un attacco alla memoria storica e al dovere collettivo di ricordare tutte le vittime delle persecuzioni nazifasciste, palesandosi come forma di negazione e oltraggio nei confronti di un popolo che ha già subito secoli di discriminazione e stigmatizzazione.
L’iniziativa di installare questa targa, promossa da Amministrazione Comunale e Pro Loco di Acquappesa, ha rappresentato un importante riconoscimento di una tragedia spesso dimenticata. Il Samudaripen ha visto lo sterminio di oltre 500.000 Rom e Sinti, molti dei quali bambini sottoposti a esperimenti disumani nei campi di concentramento.
Esprimiamo piena solidarietà alla comunità Rom e Sinti, alle associazioni che si battono per la memoria storica e a tutti coloro che hanno sostenuto questa iniziativa. Nell’ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo chiediamo alle istituzioni di condannare fermamente questo atto e di ripristinare la targa, riaffermando con forza l’impegno nella lotta contro ogni forma di odio e negazionismo.
La memoria non si cancella con la violenza. Il ricordo delle vittime deve essere preservato affinché́ tragedie come il Samudaripen non si ripetano mai più.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Gianmaria Milicchio, Segretario della Federazione di Cosenza
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea