“A 32 anni dalla strage di Capaci e via D’Amelio, in occasione della Giornata della legalità che si celebra domani, giovedì 23 maggio, ricordo con commozione i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli uomini delle loro scorte ribadendo un impegno mai sopito a combattere ogni forma di illegalità, sopruso e sopraffazione”. Lo afferma il sindaco Franz Caruso che prosegue: “Ritengo un dovere ricordare tutte le vittime di mafia, le donne e gli uomini di Stato, e tra essi Sergio Cosmai barbaramente assassinato nella nostra città, che hanno pagato con la vita la loro battaglia contro la criminalità organizzata. Il ricordo del loro sacrificio è infatti un esempio da trasmettere alle nuove generazioni che può fungere da antidoto anche contro ogni sopraffazione e violenza”.
“Dobbiamo sentirci ancora tutti in trincea a difesa dei valori della legalità – incalza il sindaco Franz Caruso – anche perché nella nostra regione e nella nostra provincia assistiamo, ormai da tempo, ad un rinnovato attacco a Sindaci ed amministratori locali che portano avanti atti e azioni di contrasto a pratiche e condotte illecite. In questa escalation di attentati e gesti vili, che condanno fermamente, l’ultimo in ordine di tempo è quello perpetrato a danno del consigliere comunale di Amantea, delegato ai grandi eventi e al decoro urbano, architetto Sergio Campanella a cui ignoti, nei giorni scorsi, hanno incendiato l’autovettura. Al consigliere Campanella manifesto vicinanza e solidarietà istituzionale e personale, ritenendo, però, che oltre alle espressioni di solidarietà, pur importanti, si debba avviare una mobilitazione di tutte le Istituzioni per contrastare una situazione divenuta ormai incandescente”.
“D’altro canto – conclude Franz Caruso – noi Sindaci siamo i rappresentanti istituzionali più prossimi ai cittadini ed ai loro bisogni, lasciati soli anche nell’affrontare e tentare di risolvere le problematiche delle nostre comunità, che spesso parlano, soprattutto alle nostre latitudini, il linguaggio chiaro del disagio sociale ed economico. Ecco perché è impellente individuare, insieme, iniziative ed azioni capaci di contrastare questa recrudescenza di atti intimidatori. La criminalità organizzata, è evidente, sta alzando il tiro ed ha ripreso a minacciare le Istituzioni ed occorre fermarla”.