“Siamo lieti che proprio quando ricorra l’anniversario della strage di Capaci il Presidio Libera di Cosenza “Sergio Cosmai” ha inteso organizzare, in collaborazione con il liceo scientifico “Pitagora” di Rende, un dibattito a più voci sul tema “La mafia e le stragi del ’92: la resistenza della società civile contro la ferocia dei boss”.
Un argomento, questo, che come Laboratorio Civico e come amministrazione comunale, abbiamo sempre inteso discutere, a più livelli, con le donne e gli uomini di domani, certo che i valori fondanti del civismo, della politica dal basso, fossero necessari soprattutto nell’epoca del pensiero unico.
Non a caso i laboratori di cittadinanza attiva nei licei e negli istituti di istruzione superiore in questi anni realizzati con la preziosa collaborazione dei docenti dell’Università della Calabria, si prefissavano come obiettivo principale il confronto su temi importanti, sull’autodeterminarsi attraverso il pensiero critico delle giovani generazioni, affiancando il loro percorso verso una cittadinanza consapevole, attiva appunto.
Ci piace pensare che nei tanti ragazze e ragazzi, bambine e bambini, incontrati durante le innumerevoli iniziative sociali, politiche e culturali promosse dall’amministrazione comunale si sia restituito, appieno, il senso di appartenenza ad una comunità, di democrazia, il bene comune.
Ed è proprio in virtù di questi principi, di questa appartenenza alla parte sbagliata, quella cosiddetta “del torto”, che oggi siamo qui, compatti più di prima, nonostante i numerosi attacchi che da più parti ci arrivano.
A differenza dei tanti dalla memoria corta, noi siamo e saremo sempre garantisti, certi che quanto fatto finora sia stato un vero e proprio miracolo a queste latitudini.
Non ci stancheremo mai di dire che Rende è divenuta tra le città più fiorenti del sud d’Italia, Rende è punto di riferimento per l’intera regione in termini di sviluppo, crescita demografica, economia, istruzione, welfare, cultura, ambiente.
Ambiente, sì: scorrono ancora sotto i nostri occhi le terribili immagini della alluvione in Romagna. Una tragedia che qui sarebbe costata ben più vite.
Il nuovo Piano Strutturale Comunale è stato redatto nel pieno rispetto delle norme europee, statali, regionali e comunali applicabili e con particolare attenzione alla tutela del territorio (con la rigida osservanza del Principio di Consumo di Suolo Zero) e alla sostenibilità dello sviluppo urbano, socio-economico e culturale della comunità che lo abita.
Una follia pensare che in dirittura d’arrivo, nel momento in cui finalmente possiamo avvalerci di questo nuovo strumento e porre fine alle precedenti politiche di palazzinari e lacchè, questa amministrazione comunale sia artefice dello stallo totale.
Abbiamo fatto un patto con i cittadini: a differenza di chi pensa al proprio tornaconto personale, a noi interessa il bene comune, il bene di questa città, di chi ci ha dato fiducia sinora.
Dormano, dunque, sonni tranquilli, nei loro principati.
Noi saremo sempre dalla parte di chi ancora crede nello Stato, nella Giustizia, nella Costituzione, nella Democrazia”.
Così in una nota il Laboratorio Civico di Rende.