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Graziano Di Natale: “Sul raddoppio della Galleria Santomarco basta strumentalizzazioni politiche. Sganciarsi dalla politica da basso profilo che anima il dibattito nel territorio”

“Sul raddoppio della Galleria Santomarco, e sui possibili lavori alla Paola-Cosenza, bisogna elevare lo spessore del dibattito considerata soprattutto la necessità di sganciarsi dalla politica di basso profilo che anima perlopiù chiacchiericcio sul territorio”. Lo afferma Graziano Di Natale, già Consigliere Regionale della Calabria e Presidente f.f. della Provincia Di Cosenza, nel corso di una nota stampa, dai toni pacati, che così prosegue: “Ritengo strumentali gli interventi di coloro i quali probabilmente pensano di approfittare delle preoccupazioni di chi difende giustamente diritti e proprietà, per avere qualche vantaggio politico.

Tutti ricordano -continua- che chi oggi si erge a paladino non era con noi a protestare il 22 Maggio 2021, allorquando vi era la paventata ipotesi di dirottamento verso altri lidi dei finanziamenti pubblici destinati alla Paola-Cosenza”. L’ex Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria afferma inoltre: “Aver ottenuto da RFI la possibilità di investimenti nel nostro territorio rappresenta una opportunità che va calmierata con la tutela dei diritti dei privati cittadini. Altre ricostruzioni sono nient’altro che racconti personalistici finalizzati alla propaganda politica.

È chiaro -ribadisce- che urge un tavolo di confronto con la società e con le parti interessate affinché si possano stilare tutte le modalità atte a preservare i diritti dei privati. Allo stesso tempo non possiamo perdere opportunità di sviluppo uniche per il territorio”. L’esponente politico sottolinea infatti: “Penso ad esempio alla sistemazione della strada che collega Paola con San Lucido che consentirebbe anche la possibilità di far sorgere un unico lungomare per facilitare la viabilità; alla canalizzazione delle acque, che sono nella nuova galleria Paola-Cosenza, nelle vasche comunali per risolvere il problema della crisi idrica;
alla possibilità che Rfi e ITALFER diventino soci del nascente porto turistico quali parti private; all’acquisizione dell’ex area deposito locomotive e officina, per utilizzarla come zona portuale fruibile ad esempio al rimessaggio barche; all’utilizzo gratuito dei locali del piano superiore della stazione FS; alla possibilità che la festa Regionale di San Francesco sia in partnership per la durata dei lavori. Potremmo richiedere a RFI la realizzazione di impianti di attrazione e accoglienza  turistica nel lungomare cittadino e la sistemazione di tutti gli accessi alla Città compresa la zona dei bracci con relativa sistemazione del varco arenile; la dismissione delle aree ell’ex deposito locomotive potrebbe far posto alla costruzione di nuovi impianti turistici. Dal viatico di ingresso in località Sant’agata, difronte all’ex dormitorio chiuso e disuso, l’amministrazione potrebbe realizzare impianti di accoglienza turistica poiché vanta anche diritti. Sarebbe ipotizzabile anche la realizzazione della pista per elisoccorso con collegamento salva vite  al nostro ospedale, e percorsi rapidi e sostenibili per il Santuario.

Il tutto -prosegue- senza dimenticare le tante opportunità di lavoro e  che il nascente collegamento con Cosenza sarà una sorta di metropolitana con tempi di percorrenza brevissimi tra la costa e l’area urbana.
Ritengo quindi -conclude- di non perdere l’occasione di sviluppo per becero provincialismo, e di interloquire con i tecnici di RFI al fine di evitare danni ai privati e tutelare i loro diritti senza perdere di vista che la Città necessita di un’ampia e moderna visione di sviluppo”.

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